mercoledì 30 maggio 2007

Un grande libro: "Due di Due"!!

Oggi ho aperto il Blog e mi sono accorto che sono giorni che non scrivo un articolo, anche se Mercurio ultimamente si è dato molto da fare...
Fino ad ora sono stati trattati molti temi difficili, dall'attualità a problemi più conosciuti, ponendo di fronte ad un notevole impegno sia lo scrittore, ma soprattutto il lettore.

Per questo ho deciso di trattare tematiche differenti, che mi hanno interessato in prima persona.
Voglio parlarvi di un libro che ha dato una svolta alla mia concezione del presente e di me stesso.
Il libro in questione è " Due di Due" di Andrea de Carlo.

Parla di due amici, Guido e Mario, che si conosco per caso tra i banchi di scuola.
Il primo è un ragazzo anticonformista, sicuro, spregiudicato, dall'incredibile fascino e dalla personalità ribelle; il secondo è invece l'emblema dell'incertezza e della timidezza adolescenziale. Diventeranno inseparabili.
Il libro si snoda attraverso diversi anni,dai movimenti studenteschi degli an
ni '60 per approdare ai primi anni '80.

Vorrei segnalarvi alcuni spunti che mi hanno fatto innamorare dell'avventura esistenziale di questi due giovani, invitando tutti voi ad una piacevole lettura!

Ad esempio la finta pazzia di Guido, che per evitare il servizio militare decide di farsi rinchiudere in un ospedale psichiatrico per mesi, o il viaggio in India di Mario con l'amico fattone che lo porterà fino ai confini al continente, perdendo tutti i soldi e i vestiti.
E ancora la smania di conquista dei protagonisti che insieme gireranno la Grecia, l'Australia il nord America e gran parte dell'Europa, per poi approdare sulle colline di Gubbio dove costruiranno dal niente due case e incontreranno l'amore....
In particolare c'è una frase che amo più di tutte:
"Lo so come ti senti. E' come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi . Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finchè ho capito che l'unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova ad immaginarti di essere già vecchio e quasi morto , pieno di rimpianti."
Ma non voglio raccontarvi di più. Lo consiglio soprattutto alle persone irrequiete "nell'animo", che sentono il vuoto della vita quotidiana e aspirano a cambiarla, ma anche a coloro che amano la natura, i viaggi e la libertà e rimpiangono di non aver potuto vivere gli anni del disordine studentesco, pieno di valori e di ideali... Insomma un è un libro per i sognatori!!

Quindi leggetelo e ditemi che cosa ne pensate... Aspetto i vostri commenti !!

Un rigraziamento particolare va a Chiara, che mi ha regalato il libro e mi ha dato una mano nella correzione della bozza dell'articolo. Grazie grazie!!

martedì 29 maggio 2007

Auguri


Evviva! Auguri! Il primo mese è arrivato!

Poco più di un mese fa nasceva questo blog, dove poter dialogare di qualsiasi tema con altre persone.


Ci aspettano tanti altri argomenti e discussioni da tenere! Auguri!

martedì 22 maggio 2007

AI: Azione Urgente Guatemala

Per tutti coloro che fossero interessati all'attività di AI, vi segnalo quella che in gergo si chiama Azione Urgente, che potrete firmare rivolgendovi a Taz!
Mi raccomando, è importante!

Una piccola ed esaustiva spiegazione su che cos'è
(ovviamente per ulteriori informazioni e dati consultate il sito di Amnesty) : un'Azione Urgente è un intervento immediato di AI su
singoli casi di violazioni di diritti umani in tutto il mondo, segnalati dai ricercatori che lavorano sul posto. Gli attivisti di AI, forniti dal Segretariato Internazionale del materiale necessario (schede del caso, autorità a cui rivolgersi, approfondimenti etc.) dovranno mobilitarsi nel giro di pochi giorni con lettere, petizione, raccolte firme, eventi di sensibilizzazione.
Si richiede tempestività sia per la gravità delle violazioni subite dai soggetti interessati sia per far pervenire alle autorità del Paese il maggior numero di lettere nel minor tempo possibile, e come potete immaginare, l'impatto è molto molto forte.
Ora qualche informazione più dettagliata su questa AU! Ve la riporto in inglese: fate prima voi a leggerla che io a riscriverla!
The ICCPG is an academic and human rights organization which conducts research into criminal policy, judicial reform, prison conditions, gender violence and conflict resolution. One area of their current work is to research cases of alleged human rights violations committed by public security forces and prison guards (arbitrary detention, ill-treatment, torture, extra-judicial executions, etc.) and to providing legal support to victims and their families. The ICCPG is currently assisting in the legal proceedings against officers accused of raping Juana Méndez in 2005, and in a number of cases of possible extra-judicial executions that are currently being heard in national courts and at the Inter-American Commission Five members of staff of the ICCPG have been harassed and received death threats in recent weeks in an apparent attempt to dissuade them from investigating cases of killings and rapes allegedly committed by police officers. Amnesty International fears that their lives may be at risk.
Se poi ne volete sapere di più contattatemi, tramite l'indirizzo mail del Blog: isoladiparole@gmail.com

Ulteriori info (per tutti coloro a cui perviene via internet) :

  1. modificare luogo e data
  2. modificare alla prima riga un socio/una socia a seconda del proprio sesso
  3. scrivere in fondo a computer il proprio nome e cognome, e di fianco a penna la propria firma; sotto il proprio indirizzo (mi raccomando scrivete anche "Italia")
  4. possibilmente cambiate in nero le eventuali parole in blu e in rosso
  5. stampare e firmare 2 petizioni, la seconda con l'indirizzo (mantenendo gli stessi indirizzi che sono in copia)
Señora Adela Camacho de Torrebiarte
Ministra de Gobernación 6a. Avenida 13-71, Zona 1,
Ciudad de Guatemala, GUATEMALA
e l'intestazione Estimada Señora Ministra

lunedì 21 maggio 2007

Vero giornalismo indipendente

Mi preme questa volta parlare di un argomento di cui forse non tutti ne sono a conoscenza, ma è bene discuterne per rendere la questione di dominio pubblico.
Sulla tv generalista, sulla terza rete, ogni domenica sera va in onda in prima serata Report, un programma di informazione giornalistica indipendente, con stampo investigativo.

In questo programma diversi freelance all'inizio della loro carriera, insieme a giornalisti esperti, portano all'attenzione del pubblico i temi più disparati, nella maggior parte dei casi trattati anche da giornali e telegiornali, ma discussi da questi in modo superficiale e ristretto a un solo ambito.
Tale network d'informazione nacque nel 1997, anno successivo alla chiusura del precedente progetto "Professione Reporter", dove erano presenti gli stessi autori.

Nella redazione di Report si concepisce il lavoro di giornalista come quello di testimone, la cui missione consiste nell'informare totalmente il telespettatore senza remore o censure su fatti e su protagonisti di vicende. A volte la sua redazione ha ricevuto persino querele o diffide da parte di aziende o enti, colti in un momento di evidente misfatto. Gli autori del programma hanno chiesto spesso, nel corso degli anni, la collaborazione di giornalisti e telegiornalisti, tra cui anche Paolo Barnard, già autore e presentatore del programma "La storia siamo noi", oltre ad aver partecipato ad altri programmi e scritto libri che sono stati censurati (vedi).

Nonostante tutti questi impedimenti, a cui si aggiunge il fatto di non essere in buone acque finanziarie, il lavoro procede e possiede un solo scopo: divulgare la verità.

domenica 20 maggio 2007

Come Noè per salvare il clima

Una nuova arca di Noè. A 2.500 metri sopra il livello del mare. Sul Monte Ararat. Una carovana di 40 cavalli ha già trainato sulla cima 12 metri cubi di assi di legno prefabbricato per iniziarne la costruzione. È l'ultima suggestiva azione di Greenpeace. Uno scenario biblico per richiamare l'attenzione dei leader del mondo sulla gravità dei cambiamenti climatici. In vista del prossimo G8 ad Heiligendamm.

Nelle prossime settimane, una squadra di 20 carpentieri di nazionalità turca e tedesca completeranno la costruzione dell'imbarcazione, che verrà presentata ufficialmente al pubblico il 31 maggio prossimo. L'arca misurerà dieci metri per quattro. Un segnale forte per i leader che si riuniranno nel G8. Ora è il momento di agire. O il riscaldamento globale sarà causa di inondazioni, siccità, eventi meteorologici estremi, perdita di ecosistemi, desertificazione, aumento incontrollato delle malattie e la migrazione di centinaia di milioni di persone.

Recentemente, l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ha confermato l'impatto potenzialmente catastrofico dei cambiamenti climatici prodotti dall'uomo e ha richiesto che le emissioni globali vengano dimezzate entro il 2050. Questo significa che i Paesi del G8 dovranno tagliare le emissioni di gas serra del 30 per cento entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, e dell'80 per cento entro la metà del secolo.

Ridurre le emissioni di gas serra e mantenere il surriscaldamento globale sotto la soglia dei due gradi è possibile. Il rapporto di Greenpeace "Energy [R]evolution" ne è la prova: un piano dettagliato fino al 2050 che mostra come dimezzare i gas serra al 2050 sia possibile utilizzando le fonti rinnovabili e le misure di efficienza energetica già oggi disponibili.

Tratto da Greenpeace

Per ulteriori informazioni visitate il link Greenpeace Rapporti

venerdì 18 maggio 2007

Bio-Bottiglia, plastica di mais biodegradabile al 100%

Arriva la “Bio-Bottiglia”, la prima bottiglia interamente biodegradabile creata dalla società londinese Belu e fatta con mais, materiale rinnovabile al 100% . La caratteristica rivoluzionaria di questa bottiglia è che una volta gettata nella spazzatura per alimenti, si decompone in 12 settimane, cioè un milione di volte più velocemente della plastica tradizionale.

Bottiglia Biodegradabile La bottiglia biodegradabile costituisce una risposta alle sfide lanciate dal Global Compact, l’iniziativa delle Nazioni Unite lanciata nel 1999 per un'economia globale più inclusiva e più sostenibile.

La plastica fatta di mais offre “un enorme potenziale per aiutare il pianeta”, ha dichiarato Mai Simonsen, uno dei soci fondatori della Belu. “Grazie a questa bottiglia, si potrà ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che finisce nelle discariche e consentire a tutti di proteggere l’ambiente in una maniera molto semplice”.

La bottiglia, in vendita da pochi giorni nei supermercati del Regno Unito, contiene acqua minerale proveniente da fonti locali in modo da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale legato al trasporto. E non è tutto. I proventi della vendita saranno destinati al finanziamento di progetti di beneficenza in India o Africa, realizzati attraverso l’organizzazione internazionale WaterAid. Sarà KPMG a vigilare sull’attività sociale di Belu.

Bikini BiodegradabileAnche in Italia ci sono aziende impegnate nella produzione di oggetti biodegradabili, come i prodotti usa e getta di largo consumo (posate, bicchieri, piatti, ecc.) dell’azienda cagliaritana QuiBio, i giocattoli ecologici HappyMais e, ancora, visto che l’estate si avvicina, l’ECO BIKINI “Legami”, il primo costume da bagno in film biopolimerico e biodegradabile al 100%, creato da Igam Ussaro e in vendita nei negozi Mina.

Per ulteriori informazioni : www.quiobio.com www.quiobio.it/catalogo/

mercoledì 16 maggio 2007

Inquinamento atmosferico: questione distorta e velata

Come primo post, dopo immani fatiche, vorrei affrontare il tema dell'inquinamento, argomento complesso che suscita spesso sgomento e reazioni di insofferenza, per le sue ripercussioni sull'ambiente e sulla salute. L'inquinamento è un complesso di effetti nocivi che si riversano sulla biosfera, e quindi sull'uomo; esso dipende da fattori di alterazione, gli inquinanti, che modificano gli equilibri biochimici, elettrici e atomici esistenti. Vengono individuati diversi tipi di inquinamento: atmosferico, idrico, tellurico, acustico, radioattivo e il più recente per ordine cronologico, l'elettromagnetico. In questo gigantesco discorso, focalizzo l'attenzione esclusivamente sull'inquinamento atmosferico.
Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità l'inquinamento e' la prima causa di morte sul pianeta. In parte si tratta di inquinamento da miseria, ad esempio molti uomini vengono uccisi da infezioni contratte bevendo acqua sporca. Ma gli altri sono uccisi dallo smog e dai veleni che inondano le metropoli. E il dato, sulla bocca dell'OMS, ha un grande peso. E' il fumo e' un'aggravante dell'inquinamento urbano, quindi una causa secondaria di morte (visto che i fumatori che vivono in zone non inquinate non muoiono altrettanto precocemente...).
Alcuni anni fa anche la sezione italiana dell'OMS fece un passo avanti fornendo le statistiche sui decessi divise per province. Cosi' saltò agli occhi che gli abitanti di Crema (che riceve tutto lo smog di Milano a causa dei venti dominanti) sono gli italiani con la minor longevità: muoiono 6 anni prima degli abitanti di Macerata. A Milano vivono qualche mese di più che a Crema, soprattutto quelli che stanno ai piani alti.
Comunque il fatto di perdere almeno 5 anni di vita vivendo in una città malsana non creò molto scalpore... Pochi ne parlarono in televisione... E' scortese dire a uno: ti hanno fregato un pezzo di vita e tu hai dato una mano comprandoti un'auto che fa 3 chilometri con un litro.
Inoltre bisogna tener conto che gli effetti più nocivi e tossici sull'uomo sono dovuti, oltre agli inquinanti diretti, anche a quelli indiretti, dovuti all'interazione della biosfera con i ultimi. Ad esempio, la radiazione ultravioletta solare trasforma gli ossidi di azoto, come NO2 e NO, in perossidi e ozono, che a livello troposferico causano lo smog fotochimico e le piogge acide.
Un problema di scottante attualità, una delle maggiori cause di inquinamento atmosferico, è il caso dell'inceneritore di Serre in Campania o, come viene chiamato con ipocrisia, "termovalorizzatore". Lascio a parte il problema riguardante quindici anni di emergenza rifiuti e delle varie complicazioni, e mi concentro unicamente sulla struttura in generale.
Un moderno termovalorizzatore è un impianto che nasce per incenerire i rifiuti e ricavare dell'energia da questo processo. Ma come funziona questa macchina? Le fasi di funzionamento si possono così definire: a) ricevimento; b) stoccaggio; c) movimentazione del rifiuto; d) termoutilizzo e recupero termico; e) trattamento fumi di combustione.
a) Arrivo dei rifiuti. Provenienti dagli impianti di selezione opportunamente dislocati sul territorio (ma anche direttamente dalla raccolta del rifiuto tal quale), i rifiuti sono conservati in un'area dell'impianto dotato di sistema di aspirazione, per evitare il disperdersi di cattivi odori. Con una gru i materiali sono depositati nel forno.
b) Combustione. Il forno è, solitamente, dotato di una o più griglie mobili per permettere il continuo movimento dei rifiuti durante la combustione. Una corrente d'aria forzata viene inserita nel forno per apportare la necessaria quantità di ossigeno che permetta la migliore combustione, mantenendo alta la temperatura (fino a più di 1000 °C).
c) Estrazione delle scorie. Le componenti dei rifiuti che resistono alla combustione (circa il 10% del volume totale ed il 30% in peso, rispetto al rifiuto in ingresso) vengono raccolte in una vasca piena d'acqua posta a valle dell'ultima griglia. Le scorie, raffreddate in questo modo, sono quindi estratte e smaltite in discarica.
d) Produzione di vapore e di energia elettrica. La forte emissione di calore prodotta dalla combustione dei rifiuti porta a vaporizzare l'acqua in circolazione nella caldaia posta a valle, per la produzione di vapore. Il vapore generato mette in movimento una turbina che, accoppiata ad un motoriduttore ed alternatore, trasforma l'energia termica in energia elettrica.
e) Trattamento dei fumi. Dopo la combustione i fumi caldi passano in un sistema multi-stadio di filtraggio, per l'abbattimento del contenuto di agenti inquinanti sia chimici che solidi. Dopo il trattamento i fumi vengono rilasciati in atmosfera.
Le ceneri residue della combustione (circa il 30% in peso ed il 10% in volume del materiale immesso nell'inceneritore) sono normalmente classificate come rifiuti speciali non pericolosi, mentre le polveri fini (circa il 4% del peso del rifiuto in ingresso) intercettate dai sistemi di filtrazione sono normalmente classificate come rifiuti speciali pericolosi. Entrambe sono normalmente smaltite in discariche per rifiuti speciali; ci sono recenti esperienze di riuso delle ceneri pesanti.
Numerose amministrazioni comunali e regionali hanno proposto, e propongono tuttora, ai cittadini italiani la costruzione di termovalorizzatori, quale soluzione immediata allo smaltimento dei rifiuti. Per sostenere ulteriormente la loro tesi apportano come giustificazione altri benefici: la produzione economicamente vantaggiosa di energia da scorie (!), l'impatto ambientale contenuto.
Tuttavia, diversi studi scientifici di Greenpeace e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano tutto il contrario.
Innanzitutto, è falso che l'impatto ambientale sulle popolazioni vicine, e in alcuni casi lontane, al sito del termovalorizzatore sia contenuto e limitato. Eccetto che per rarissimi casi, il risiedere o il lavorare nelle vicinanze di un inceneritore comporta un sicuro ed elevato aumento del rischio di sviluppare tumori, di qualsiasi genere e in qualunque organo. Lo conferma anche una lettera aperta scritta da ISDE italia e da luminari di scienza in cui si afferma:"L'associazione ha espresso tutta la propria contrarietà e preoccupazione in relazione all'incenerimento dei rifiuti che, fra tutte le tecniche, è la più costosa e meno rispettosa dell'ambiente e della salute. Si chiede che vengano immediatamente tolti gli incentivi che solo nel nostro paese vengono dati ai gestori per tali impianti e che venga attuata seriamente la Politica delle "R" (Riduzione, Riuso, Recupero, Raccolta Differenziata), evitando in tal modo le sanzioni già comminate al nostro paese da parte della Comunità Europea."
Se poi si analizza anche la questione della redditizia vendita di energia elettrica, tanto conclamata, è evidente che qualcosa non quadra. L'energia elettrica venduta è remunerante solo perché viene pagata tre o più volte il prezzo normale.
Tutto grazie alla legge CIP6, poi Certificati Verdi, interpretata e usata allo scopo, la quale attribuisce all'energia elettrica prodotta dagli inceneritori la qualifica di energia pulita, come se fosse prodotta da un impianto fotovoltaico. Solo con tale espediente la vendita di energia elettrica (sempre prodotta dall'inceneritore) diventa redditizia, dato che il costo di produzione è superiore al prezzo che aziende come l'AEC o l'ENEL fanno pagare agli utenti. Con la vendita dell'energia all'AEC, questa, per bilanciare il prezzo che pagherebbe l'energia pulita prodotta dal termovalorizzatore, è costretta ad aumentare il prezzo dell'energia che dà agli utenti; così fa ricadere sugli ignari utenti il costo totale per produrre energia con l'inceneritore. Una mossa molto discutibile! Mentre tutta la popolazione subisce gli effetti dannosi degli inquinanti, loro pensano ad aumentare il loro proprio capitale. Ma non è una novità.
Durante lo sviluppo di questo testo, mi sono imbattuto tra l'altro in un articolo di giornale di rilevanza consistente, pubblicato sul Corriere della Sera del 9 maggio; trattava del tema dei rilevatori di smog. Per un progetto pilota della UE, studenti volontari sono stati attrezzati con centraline portatili, che riportavano i livelli di smog dell'aria istantaneamente e con precisione. L'esperimento si è tenuto questo inverno (ma solo per il calendario, non per il clima) a Milano e i risultati sono stati pubblicati sulla testata sopracitata.
Ebbene, viene fuori che le concentrazioni medie calcolate dalle istituzioni, poi riprese dai mass media, sono inferiori fino a 5 volte quelle registrate dagli studenti, e fino a 20 (venti!) volte sopra i limiti.
Il motivo è essenzialmente che le centraline comunali disposte sul territorio sono piazzate ad una altezza di tre metri dal suolo, e su queste rilevazioni si basa la media riportata dal comune: una media lontana da quella che le persone respirano, soprattutto i bambini, più vicini al suolo di tutti. Per fare un esempio, se in un giorno di novembre la media comunale per il Pm 2,5 è stata sotto i 100, la media rilevata invece da uno studente in mezzo al traffico è stata di oltre 200, almeno 3 volte sopra il limite di tossicità massimo stabilito dall'OMS.
Questo fa capire come mai vi sia un aumento indiscriminato di incidenza di tumori e allergie nella popolazione.
Le uniche soluzioni per ovviare a questo problema, uno dei tanti connessi all'inquinamento, sarebbero o incentivare l'uso di mezzi non inquinanti e le passeggiate a piedi, o trasferirsi in montagna, sulle Alpi o sugli Appennini.

Qui sopra è visualizzata un'immagine proveniente dalla banca dati dell'ESA, che mostra solo i livelli di NO2 atmosferico presenti in Europa. Come è possibile notare vi sono tre aree di importanti concentrazioni di inquinanti: l'area che spazia dall'agglomerato urbano di Londra fino alle città della Baviera tedesca, passando per il Benelux e il bacino industriale della Ruhr; la pianura padana in toto; metropoli significative come Mosca, Istanbul, Barcellona, Atene, Madrid, etc.

E' ora di aiutare i nostri amici a quattro zampe!!


Con l'arrivo dell'estate e del "grande esodo" delle famiglie verso spiaggie assolate ed ombrelloni, aumenterà come ogni anno in maniera vertigginosa il numero dei cani abbandonati.
In media
ogni anno vengono abbandonati circa 10.000 cani in tutta Italia, di cui il 5% muore di solitudine o perchè non riesce a sopravvivere per le strade.

Per far fronte a questo osceno fenomeno è nata la Lega nazionale per la difesa del Cane.
Ha ormai mezzo secolo di attività alle spalle, infatti dal 1950, anno della sua fondazione, si batte senza sosta per aiutare gli animali in difficoltà, abbandonati, maltrattati, non rispettati.
E' un’associazione privata, apartitica, senza finalità di lucro, che non riceve finanziamenti dallo Stato e opera su tutto il territorio nazionale, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, grazie al sostegno generoso dei suoi soci e all’impegno di molti volontari.

In particolar modo vorrei parlarvi del Canile di Merate (Lecco).E' divenuto uno dei 125 canili della Lega del Cane da pochissimi mesi, in quanto prima era sotto la gestione del Comune e per questo non aveva molti fondi e i cani non erano gestiti con molte attenzioni.
Grazie a questo cambiamento, ci sono stati diversi miglioramenti, maggior pulizia e cura dei box, più ore di svago per i cani e una maggior tutela del canile, in quanto era soggetto da atti di vandalismo.
In particolare è nata una nuova idea per chi non avesse la possibilità di adottare un cane, ma vorrebbe aiutare il canile e i suoi ospiti.
Ci sono 2 valide alternative l'
Adozione a Distanza virtuale, l'Adozione a distanza in Canile.

L'adozione a distanza virtuale

Le persone che amano i cani ma, non avendo il tempo per accudirli, desiderano comunque aiutarli, versando un contributo mensile di Euro 15,00 possono adottare virtualmente un cane ospitato nel canile. Sarà inviata una foto del cane e periodicamente notizie su di lui.
L'adozione a distanza in canile

Le persone che oltre a contribuire economicamente al suo benessere, hanno voglia di passare fisicamente del tempo con lui, possono adottare un cane a distanza, portandolo a passeggio, spazzolandolo e soprattutto donandogli coccole e affetto.

Per l'adozione a distanza bisogna essere iscritti alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, la cui quota annuale comprende l'assicurazione che permette di portare il cane all’esterno del canile e versare un contributo mensile di Euro 15,00.

Purtroppo alcuni cani non hanno molte speranze di trovare una famiglia. Adottando questi cani assicureremo loro una bella passeggiata periodica, affetto e un rapporto sociale indispensabile per la loro esistenza. Potete vedere questi cani nella sezione Casi urgenti e nel sezione I nostri Ospiti sempre del Canile di Merate!!

Mi ricordo che quanto facevo qui volontariato con Chiara i miei preferiti erano Chianti, Pino ed Argo, ma tutti hanno bisogno del nostro aiuto e tempo!!

Un cane è il migliore amico dell'uomo, è ora di ricambiare l'affetto!!


domenica 13 maggio 2007

Il deserto delle Morti Silenziose!!



Dal 1993 ad oggi, più di 400 ragazze sono state barbaramente uccise a Ciudad Juárez, nello stato messicano di Chihuahua, poco oltre il confine con la città di El Paso, Stati Uniti.

Nell’arco di cinque anni centosei corpi di donne messicane brutalmente uccise, mutilate, violentate, vengono ritrovati nelle zone desertiche tra El Paso e Ciudad Juárez, alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.

Questo libro è stato scritto da Alicia Gaspar de Alba, una donna Chicana (coloro che nascono e vivono gran parte della loro vita a ridosso del confine tra Messico e Stati Uniti) portatrice di una grande storia ,vissuta in prima persona.

Il libro racconta di un "terzo paese" che si viene a creare tra l'estrema povertà messicana e il sogno e la speranza di poter avere la cittadinanza americana, un giorno.
Il racconto narra di
Ivon Villa che viene a conoscenza di questa tragica realtà, tornando a El Paso, sua città natale, dopo la decisione, presa insieme alla sua compagna Brigit, di voler adottare un bambino. Per una serie di circostanze drammatiche e soprattutto dopo il rapimento di sua sorella Irene, Ivon si trova coinvolta in prima persona nell’indagine su questi omicidi e tenta di rompere il muro di silenzio e connivenza, mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Grazie alla sua tenacia, riesce a scoprire una rete di sfruttamento e complicità che coinvolge tutti, dalla polizia di frontiera alle maquiladoras, e che utilizza per i suoi traffici le tante ragazze provenienti dal sud del Messico con il miraggio di un lavoro dall’altra parte della frontiera.

Scritto con una prosa avvincente e un ritmo serrato, Il deserto delle morti silenziose è un romanzo coinvolgente che ci trascina sin dall’inizio, in un crescendo di tensione, in una realtà che sembrerebbe inverosimile se non fosse invece la documentata trasposizione in fiction di una verità scomoda e largamente ignorata.

Per maggior informazioni sul libro: www.desertblood/info/

Nasce Verde Nero!!

Edizioni Ambiente e Legambiente insieme per realizzare un progetto integrato di comunicazione sull’Ecomafia con pubblicazioni, campagne di mobilitazione ed eventi coordinati sul territorio, tra cui anche una collana che porta lo stesso nome dell'iniziativa

Hanno "firmato" l'appello di Verde Nero scrittori del calibro (è proprio il caso di dirlo) di Ammaniti, Baldini, Cacciatore, Carlotto, Colaprico, Dazieri, De Cataldo, Fois, Gebbia, Lucarelli e Palazzotto.

E' Ecomafia qualsiasi illecito che abbia a che fare con l'ambiente: ciclo dei rifiuti (smaltimento illegale, traffici internazionali), ciclo del cemento (e quindi anche mafia degli appalti e abusivismo edilizio), racket degli animali (traffici internazionali ma anche combattimenti e corse illegali), ma anche archeomafia e furti d’arte. Traffici che fatturano montagne di soldi proliferando anche nell'indifferenza quasi totale dell'opinione pubblica.


L'idea di Legambiente e di Edizione Ambiente, recita il comunicato stampa congiunto, è quindi di "rendere maggiormente accessibile al pubblico un fenomeno poco noto ma pericolosamente annidato nella
quotidianità, con modalità e risvolti spesso degni della migliore scrittura noir."


Le prime uscite saranno Bestie, del collaudato e tagliente Sandrone Dazieri, che tratterà del commercio illegale di animali esotici, e Fotofinish, l’antologia che contiene racconti di Giacomo Cacciatore, Gery Palazzotto e Valentina Gebbia, trittico di punta della Palermo nera, che racconterà del dramma delle corse clandestine di cavalli in Sicilia.
Entrambi i titoli verranno presentati il 12 maggio in occasione della Fiera del Libro di Torino. Seguirà a ruota Nella Palude di Eraldo Baldini, un viaggio tra la melma del petrolchimico italiano.

I libri fanno parte di una campagna culturale/sociale più grande che inizierà nel mese di maggio. "È l’elemento identitario dell’iniziativa: Verde Nero deve diventare un modo di discutere, insegnare, fare spettacolo, fare musica e teatro, fare inchiesta, partecipare. E far parlare di tutto questo".

Una mobilitazione che si concretizza anche nell'adesione di Verde Nero al progetto “SalvaItalia”, portato avanti da Legambiente affinché si recuperino aree afflitte da degrado ambientale e sociale, tanto che gli autori hanno deciso di devolvere parte delle royalties per finanziarne le prossime iniziative.

A fare da apripista alla collana narrativa "Verde Nero. Racconti di Ecomafia" saranno il libro di Sandrone Dazieri e l'antologia realizzata da Gery Palazzotto, Giacomo Cacciatore insieme a Valentina Gebbia, che verranno presentati in anteprima durante la Fiera del libro di Torino, dal 10 al 14 maggio 2007. Il primo, dal titolo "Bestie" tratterà del commercio illegale di animali esotici, con una narrazione in bilico tra fiction e documentazione. L'Antologia dei tre autori siciliani, "Fotofinish", racconterà altrettante storie sul dramma delle corse clandestine di cavalli in Sicilia, in tre modi differenti: comico, drammatico e ironico. L'uscita seguente, dopo l'estate, sarà "Chiaro Oscuro", di Eraldo Baldini, che racconterà gli orrori del petrolchimico italiano, con una Narrazione che strizza l'occhio alle pulp tales degli anni cinquanta.

sabato 12 maggio 2007

Quanto dura un Pannolino?

Vorrei portare all'attenzione una piccola tabella di dati, riguardante i tempi di degradazione dei rifiuti più abbondanti presenti nell'ambiente.
Ci sono scritte cose che sembrano provenire da altri mondi...

  • Torsolo di Mela 3 mesi
  • Fiammiferi e Cerini 6 mesi
  • Giornali e Riviste se sminuzzati circa 3 mesi
  • “ se accatastati circa 10 anni
  • Sigarette col filtro da 1 a 2 anni
  • Gomme da masticare 5 anni
  • Lattine in alluminio per Bibite da 10 a 100 anni
  • Plastica in genere (bottiglie, sacchetti) da 100 a 1000 anni
  • Vetro oltre 4000 anni
  • Legno Verniciato 13 anni
  • Pannolino Usa e getta 450 anni
  • Barattoli di latta 20 – 100 anni
  • Polistirolo e Schede Telefoniche oltre 1000 anni
Quindi ogni volta che butterete una sigaretta per terra o fuori dal finestrino, o avrete la "fanstastica" idea di sputare la cicca per terra ricordate che state avvelenando l'ambiente per decine e decine di anni.
Magari quando un giorno non avremo più aria respirabile, terreni fertili per la coltivazione, acque potabili e alimenti con sempre più conservanti e schifezze di ogni genere, avremo un occhio di riguardo per questo pianeta, visto che è l'unico che abbiamo!!

venerdì 11 maggio 2007

Una tv per ogni tetto!!


Aprite una "Telestreet"! La spesa da sostenere? Piccola, tra i 1.000 e i 2.000 euro.
Basta infatti installare sul tetto di un condominio o di una parrocchia una normale antenna a "spina di pesce", che in questo caso servirà a irradiare anzichè a ricevere segnali.

L'impianto di trasmissione è un semplice collegamento tra un videoregistratore e un trasmettitore, a sua volta collegato ad un antenna. Gli apparecchi per le Telestreet si trovano nei normali negozi di elettronica oppure possono essere ordinati attraverso internet.
In alcuni casi i rivenditori per i segnali televisivi offrono anche il servizio di installazione. Per produrre materiali video bastano le normali videocamere amatoriali, mentre per i montaggi dei filmati si usa il computer.

Per il "palinsesto" è possibile anche attingere all'archivio messo a disposizione su Internet da siti come www.ngvision.org o www.arcoiris.tv dove è possibile anche depositare le proprie "autoproduzioni".

Prima di procedere all'installazione, tuttavia, è necessario verificare quali sono le frequenze "libere" nella zona, e posizionare l'antenna in un punto abbastanza alto del quartiere, direzionandola opportunamente.
La potenza utilizzata dalle Tv di strada è paragonabile a quella di un walkie-talkie giocattolo. Dal punto di vista legale poche certezze.

La Costituzione all'articolo 21 garantisce "la possibilità di esprimere il pensiero: con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", ma le leggi sul sistema radiotelevisivo (Mammì, Maccanico, Gasparri) hanno indotto sanzioni civili e penali per le trasmissioni prive di concessione governativa.

Di fatto tra le decine di Telestreet dal 2002 solo tre emittenti sono state oscurate , e sono in un caso ci sono state conseguenze legali oltre alle multe.
Per sapere se nel proprio quartiere c'è una Telestreet basta consultare gli elenchi su www.telestreet.it

martedì 8 maggio 2007

La Massoneria

Buonasera a tutti, sono lieto di poter pubblicare il mio primo articolo di carattere culturale su questo blog. Ho raccolto molto materiale, perciò ho deciso che per non annoiarvi lo presentrò diviso in due parti. La Massoneria è una realtà che credo possa affascinare tutti con i suoi giochi di mistero e segretezza, vantaggiosa e motivo di vita per alcuni, malvagia e covo di malvagi per altri. In questo prima parte ho riunito quelle che sono le origini della Massoneria e alcuni fatti accaduti dalla sua fondazione di particolare rilevanza. Nella seconda parte invece illustrerò " L'Essere Massoni " e tutte le cerimonie, i doveri che un Massone doveva seguire per essere degno di tale investitura.

La Massoneria è una "disciplina esoterica", nel senso che alcuni aspetti della sua attività interna non sono di dominio pubblico, ma coperti da riservatezza o assolutamente segreti.I membri della massoneria (i massoni) sono chiamati anche frammassoni, forma italianizzata del francese franc-maçon (freemason in lingua inglese), cioè «libero muratore».

Il nome deriva dalla pretesa discendenza della Massoneria dall'associazione di operai e muratori che si rifà alla leggenda di
Hiram, architetto del Tempio di Salomone.

Pare infatti che, nella sua veste operativa, la massoneria sia nata come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale tra artigiani muratori, mentre in seguito adottò l'attuale veste speculativa, trasformandosi in una
confraternita di tipo iniziatico caratterizzata dal segreto rituale, con un'organizzazione mondiale.I suoi affiliati condividono gli stessi ideali di natura sia morale che metafisica e la comune credenza in un Essere supremo, chiamato Grande Architetto Dell'Universo (G.A.D.U.), requisito - quest'ultimo - non richiesto agli appartenenti alla massoneria di "tipo francese" (quale, in Italia, è la Gran Loggia d'Italia). Il simbolo massonico è un compasso con una squadra al cui interno può essere presente o meno una G.

Storia della Massoneria
Non è facile ricostruire, in termini storicamente incontrovertibili, la nascita della Massoneria come fenomeno concretamente documentabile e per questo alcuni sono arrivati a concludere che le sue vere origini si perdono nella storia.

Le origini tra mito e storia
Le radici della Massoneria vengono fatti risalire tradizionalmente - da parte dei suoi membri - alla costruzione del Tempio di
Salomone (il Tempio Interiore o Tempio Eterico) ed alla leggenda di Hiram Abif. Secondo la Bibbia (Libro dei Re), Hiram era un fonditore, "figlio di una vedova della tribù di Neftali", "dotato di abilità, d’intelligenza e di perizia nell’eseguire qualsiasi lavoro in bronzo", e sapeva "eseguire qualunque intaglio e creare qualunque opera d’arte".
Egli venne inviato dal re di Tiro a Salomone, per aiutarlo nella costruzione del Tempio. Hiram costruì due colonne di bronzo da collocare davanti al vestibolo: "innalzò la colonna di destra cui diede il nome Iakin e innalzò quella di sinistra che chiamò Boaz", costruì il "mare di bronzo" con le dodici basi in forma di altrettanti buoi, dieci conche di bronzo su altrettante basi quadrangolari, i vasi per la cenere, le palette e le coppe. Nella leggenda massonica il geniale artigiano diviene invece l’architetto del Tempio, preposto alla direzione di tutti i lavori e di tutti gli operai. Il racconto ha una sua chiave d'interpretazione mistica e rinvia ai concetti di Perfezione, meta della ricerca mistica, e di Grande Opera (l'opera del Grande Architetto costruttore del mondo), attraverso la cui comprensione avviene l'ingresso del sacro nel profano.
La Massoneria simbolica (o dei primi tre gradi) si fonda su questa visione mistica e perciò avrebbe esclusivamente a che fare con un cammino spirituale.
Alla Massoneria sono state inoltre attribuite diverse origini suggestive
[1]e mai dimostrate, come quella di essere:
una discendenza diretta dei "Poveri commilitoni di Cristo e del Tempio di Salomone in Gerusalemme", più noti come
Cavalieri Templari un ramo delle antiche Scuole del segreto, o dei Collegia fabrorum romani, o una conseguenza istituzionale delle corporazioni medievali di muratori, per il tramite di maestranze bizantine o italiche (tra queste, i cosiddetti Magistri Comacini) operanti nell'alto Medioevo.

Una fonte storica assistita da maggior documentazione (ma comunque storicamente non comprovata) asserisce l'antichità della Massoneria basandosi sul Regius Manuscript o Poema Regius (detto anche Halliwell Manuscript, dal nome di chi lo scoprì nel
1840), databile al 1390, che fa riferimento a molte frasi e concetti simili a quelli che si ritrovano nella Massoneria: tale manoscritto consta di 794 versi in rima baciata e in inglese medioevale. Secondo tale narrazione leggendaria, la massoneria è geometria, arte o scienza d’eccellenza applicata alla muratoria, primo maestro ne fu Euclide e patria d’origine l’Egitto, da cui giunse in Inghilterra al tempo del re Atelstano, che le diede le prime costituzioni.

La maggior parte degli storici non massoni tuttavia sostiene che la Massoneria sia nata soltanto nel tardo
XVII secolo e che non abbia alcun collegamento con organizzazioni più antiche: avendo essenzialmente fini speculativi, la Massoneria non è, secondo questi storici, una conseguenza diretta delle corporazioni medievali dei muratori, i quali, tra l'altro, vivevano tutti vicino al loro posto di lavoro e quindi non avevano bisogno di segni segreti per riconoscersi tra loro.

Loggia di Londra
La fondazione della
Gran Loggia di Londra, successivamente denominata Gran Loggia d'Inghilterra, segnò formalmente o convenzionalmente l’atto di trapasso dall’antica massoneria di mestiere o operativa a quella moderna o speculativa: il 24 giugno 1717 quattro Logge londinesi (The Goose and Gridiron, The Crown, The Apple Tree e The Rummer and Grapes, così chiamate dal locale presso le quali ciascuna si riuniva) decisero di darsi una nuova organizzazione centralizzata, cui dettero il nome di Gran Loggia di Londra, ed elessero come capo, con il titolo di gran maestro, il gentiluomo Anthony Sayer.

Nelle quattro logge fondatrici della neocostituita Gran Loggia era netta la prevalenza di speculativi, estranei all’arte della costruzione: gentiluomini, borghesi, intellettuali, tra i quali un ruolo preminente rivestivano il pastore anglicano
Jean-Théophile Désaguliers (1683-1744), membro della Royal Society, brillante volgarizzatore delle teorie newtoniane e letterato ben introdotto nell’alta società londinese, e il pastore presbiteriano James Anderson (1684-1739).
A quest'ultimo si devono le Costituzioni adottate il
14 gennaio 1723.

Famoso è il Titolo I, concernente Dio e la religione:

Un Massone è tenuto, per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se egli intende rettamente l’Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi antichi i Muratori fossero obbligati in ogni Paese a essere della religione di tale Paese o Nazione, quale essa fosse, oggi si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono, lasciando a essi le loro particolari opinioni; ossia, essere uomini buoni e leali o uomini di onore e di onestà, quali che siano le denominazioni o confessioni che servono a distinguerli; per cui la Massoneria diviene il Centro di Unione e il mezzo per annodare una sincera amicizia tra persone che sarebbero rimaste in perpetuo estranee.

In un Paese come l’Inghilterra, per quasi due secoli sconvolto da rivolgimenti politici, sociali e dinastici all’insegna delle divisioni religiose, l’autodefinizione della Massoneria quale "centro d’unione" tra gli uomini, sulla sola base delle loro qualità morali e di una religiosità non precisamente qualificata, costituiva un netto salto in avanti, semi-utopistico e rivoluzionario.

Di notevole rilievo anche il Titolo II, che tratta Del magistrato civile supremo e subordinato:
Un Muratore è un pacifico suddito dei Poteri Civili, ovunque egli risieda o lavori e non deve essere mai coinvolto in complotti e cospirazioni contro la pace e il benessere della Nazione, né condursi indebitamente verso i Magistrati inferiori; poiché la Muratoria è stata sempre danneggiata da guerre, massacri e disordini, così gli antichi Re e Principi sono stati assai disposti a incoraggiare gli uomini dell’Arte, a causa della loro tranquillità e lealtà; per cui essi praticamente risposero ai cavilli dei loro avversari e promossero l’onore della loro fraternità, che sempre fiorì nei tempi di pace.
Cosicché se un Fratello divenisse un ribelle contro lo Stato, egli non deve essere favoreggiato nella sua ribellione ma piuttosto compianto come uomo infelice; e, se non convinto di altro delitto, sebbene la leale Fratellanza possa e debba sconfessare la sua ribellione e non dare ombra o base per la gelosia politica del governo in essere, egli non può venire espulso dalla Loggia e il suo vincolo rimane irrevocabile.
Con tali parole si sanciva il principio dell’apoliticità dell’Ordine nel suo complesso e delle singole logge, che devono vivere nel rispetto delle leggi e delle autorità dello Stato. Al singolo massone è consentito di nutrire convincimenti politici e di tradurli in azione, ma soltanto a titolo personale e sempre che non coinvolga in alcun modo la Massoneria, la quale, peraltro, è tenuta a sconfessarne l’operato quando egli si atteggi a ribelle contro i poteri costituiti, pur senza arrivare ad espellerlo dalla fratellanza.

Altri interessanti princìpi fondamentali sono dettati dal Titolo III (Delle Logge):
Le persone ammesse come membri di una Loggia devono essere uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona reputazione
e dal Titolo IV (Dei Maestri, Sorveglianti, Compagni e Apprendisti):

Tutte le preferenze fra i Muratori sono fondate soltanto sul valore reale e sul merito personale: che così i committenti siano serviti bene, che i Fratelli non debbano vergognarsi né che l’Arte Reale venga disprezzata: perciò nessun Maestro o Sorvegliante sia scelto per anzianità ma per il suo merito.

Nel 1753 si andò incontro anche ad uno scisma tra Massoni che volevano diventare moderni e Massoni tradizionalisti, ma in seguito i contrasti ebbero effetti più disastrosi che vantaggiosi e lo scisma venne risanato. Poi con l'espansione dell'Impero britannico la Massoneria si diffuse praticamente dappertutto, passando dall'Europa giungendo in Oriente e in America. Naturalmente l'Inghilterra si riteneva la Madre di tale " Organizzazione segreta ", perciò il Gran Maestro dell'Ordine istituì una serie di regole fondamentali ed essenziali perchè ogni Massoneria dislocata in ogni parte del globo potesse essere riconosciuta a pieno diritto.

Nel 1877 si andò incontro ad un secondo scisma, stavolta tra Inglesi e Francesi, riguardante i metodi di accoglienza di nuovi iniziati, in particolare in merito al sesso ( gli Inglesi solo maschi, i Francesi anche femmine ), al credo ( no agli atei ) e alla condizione sociale ( no ai Libertini ). Scisma anche questo superato con la I Guerra Mondiale. Sempre nel 1800 ci furono anche contrasti dovuti alla razza ( in questo i caso i neri, i quali non potevano essere ammessi ); questo razzismo portò alla rottura con alcune Logge massoniche africane, che diventarono indipendenti e non riconosciute dagli Inglesi.

Ai giorni nostri la Massoneria risulta essere in crescita nei paesi del Terzo Mondo, soprattutto e dove non esistono più discriminazioni razziali e sessuali. In altri Paesi come l'America del Nord e l'Europa, invece, gli iniziati sono in continuo calo.

In Italia: la prima loggia fu fondata a
Firenze nel 1731: intorno al nucleo iniziale, costituito da inglesi, si aggiunsero gradualmente numerosi nobili ed intellettuali fiorentini. Su questa loggia si esercitarono gli effetti persecutori della bolla pontificia In eminenti, pubblicata il 28 aprile 1738, che inaugurava una lunga serie di scomuniche e di condanne. Sempre nel granducato di Toscana, a Livorno, nacquero addirittura quattro logge: due negli anni 1763 e 1765 (ottennero una patente di fondazione dalla G. L. d’Inghilterra - Antients) ed altre due nel 1771 (con patente rilasciata dalla G. L. inglese dei Moderns).
Da qui poi le Logge massoniche si espansero in tutta Italia ( ricordo Giuseppe Mazzini tra i grandi capi ). Seguirono poi atti di repressione sia da parte della Chiesa che da Vittorio Emanuele I nel Regno di Sardegna, anche se non servirono a granchè visto che congregazioni segrete sorsero comunque: ricordiamo la più importante, la Serenissima Gran Loggia d'Italia o
Gran Loggia di Piazza del Gesù.
Anche il Fascismo ci mise del suo per rendere difficile la vita ai Massoni, attuando una lunga serie di repressioni alle quali non ci fu scampo e portò all'esilio le Logge italiane, che trovarono rifugio soprattutto in Francia e qui fondarono la Loggia in esilio il qui Gran Maestro venne riconosciuto dalle Logge italiane costituite all'estero.Dalle ceneri del fascismo la Massoneria italiana, peraltro, risorse sia sotto i vessilli del Grande Oriente di Palazzo Giustiniani sia nella versione di Piazza del Gesù, ad inizativa di Raoul Palermi.
Il
19 marzo 1949 il grande Oriente d'italia approvò il testo di una Costituzione dell'Ordine: cardine del nuovo ordinamento era la netta separazione dei Riti dall'Ordine, secondo la riforma già impostata nel 1922 da Torrigiani ma non condotta in porto per gli eventi che si succedettero. In conseguenza di ciò, non vi sarebbero più state logge dell'uno o dell'altro rito, ma ognuna avrebbe lavorato solo secondo i rituali tre gradi universali di apprendista, compagno e maestro: solamente raggiunta quest'ultima dignità i Fratelli, volendo, avrebbero potuto accedere ai Riti quali scuole di perfezionamento.
La Costituzione, che recepisce i "landmarks" e con ciò collega fortemente il Grande Oriente alla tradizione universale massonica, fu depositata dinanzi all'autorità civile.
Il
13 settembre 1972 "l'aspirazione del popolo massonico italiano alla universalità" (Lino Salvini) fu realizzata con il riconoscimento della regolarità del Grande Oriente d'Italia da parte della Gran Loggia Unita d'Inghilterra: fu proprio il Gran Maestro Salvini ad annunciare lo storico evento ai suoi Fratelli.
Sulla scia di tale avvenimento si rinnovarono da più parti i tentativi di fusione con la Gran Loggia di Piazza del Gesù, ma invano: l'ostacolo principale fu rappresentato dal fatto che quest'ultima - fin dal
1956 - avesse accettato il principio dell'iniziazione femminile, dando vita e risconoscendo logge costituite da donne.
In realtà il
18 settembre 1973 avvenne una "fusione" tra il Grande Oriente e circa 200 logge già appartenenti a Piazza del Gesù, ma Giovanni Ghinazzi, generale della Gran Loggia d'Italia, la sconfessò, proseguendo per la sua strada.
Una vicenda relativamente recente, lo
scandalo P2 legato alla controversa figura di Licio Gelli, ha determinato un notevole appannamento dell'immagine della massoneria in Italia.
Nell'immaginario collettivo si è insinuata la semplicistica equazione massoneria = organizzazione malavitosa, andando ben al di là delle conclusioni oggettive cui giunse la magistratura e la stessa Commissione parlamentare d'indagine.
Sta di fatto che il
31 ottobre 1981, sette mesi dopo il rinvenimento delle famose liste P2 e dello scandalo seguente, la corte centrale del Grande Oriente d'Italia presieduta dal nuovo Gran Maestro Armando Corona, espulse Gelli dal consesso massonico; peraltro la "Loggia di Propaganda 2" aveva sospeso ufficialmente la propria attività all'interno dello stesso GOI già nel 1976 e da allora non agiva più all'interno del consesso massonico ufficiale.
Il
18 novembre 1984 fu promulgata la nuova Costituzione dell'Ordine: in essa si afferma che "il Grande Oriente d'Italia (rappresentante la sola fonte legittima di autorità massonica nel territorio italiano e nei confronti delle Comunioni massoniche estere) nei rapporti giuridici con la società civile si colloca tra le associazioni non riconosciute" e vengono introdotte importanti novità in ordine alla "trasparenza interna" dell'Organizzazione.
Al tempo stesso fu dato speciale impulso a convegni di studi e ad iniziative di diffusione della cultura massonica, fondando altresì un Centro per la storia della Massoneria, aperto a massoni e non massoni.
Tale profonda opera di rinnovamento e rilancio culminò nell'iniziativa assunta congiuntamente dal Grande Oriente e dalla Gran Loggia il
9 dicembre 1991, quando si allestì a Torino il più importante concerto di musiche massoniche mozartiane realizzato in Italia nel bicentenario della morte del musicista: tale iniziativa ricevette ufficialmente il plauso e l'apprezzamento del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Ringrazio il Capo Redattore che involontariamente, a causa di un lapsus, mi ha dato l'idea per la strutturazione del mio articolo. Spero che lo troviate interessante.

Che ne pensate di questa classifica

Ciao l'uomo del Cretaceo o meglio l'homosapiens...oggi fa il suo primo post.
Vi volevo proporre questa classifica dei migliori libri degli ultimi 20 anni raccolta da Radio 24 (104.8) e pubblicata sul loro sito. Alcuni non li conoscevo, io rimango affezionato a Benni.

ciao a tutti e buona fiera del libro per coloro che ci andranno. :-) Marco

20 libri per 20 anni
La classifica
Maggio 2006

La classifica:

1988
SALMAN RUSHDIE I versi satanici
«Per rinascere» cantò Gibreel Farishta, precipitando dai cieli, «devi prima morire. Ho-ji! Ho-ji! Per scendere sulla terra rotonda, bisogna prima volare. Tat-taa! Taka-thun! Come puoi ancora sorridere, se prima non avrai pianto? Come conquisti il cuore del tuo amore, signore, senza un sospiro?».

1989
ERRI DE LUCA Non ora, non qui
Finchè ebbe luce negli occhi, mio padre fece fotografie. Un intero scaffale si riempì di immagini nostre riprese nelle circostanze speciali come nelle comuni. Durò dieci anni, non di più, la raccolta: gli anni del primo benessere e della caduta della sua vista.

1990
SEBASTIANO VASSALLI La chimera
Dalle finestre di questa casa si vede il nulla. Soprattutto d’inverno: le montagne scompaiono, il cielo e la pianura diventano un tutto indistinto, l’autostrada non c’è più, non c’è più niente.

1991
DANIEL PENNAC Il paradiso degli orchi
La voce femminile si diffonde dall’altoparlante, leggera e piena di promesse come un velo da sposa. “Il signor Malaussène è desiderato all’Ufficio Reclami.”

1992
STEFANO BENNI La compagnia dei celestini
«E’ stato calcolato che il peso delle formiche esistenti sulla terra è pari a venti milioni di volte quello di tutti i vertebrati». Così lo scultore ottocentesco Amos Pelicorti detto il Mirmidone rispondeva a coloro che gli chiedevano perché componesse le sue opere in mollica di pane.

1993
IRVINE WELSH Trainspotting
Sick Boy era coperto di sudore; tremava tutto. Io me ne stavo lì schiaffato davanti alla tele, cercando di non dargli retta, a quel coglione. Mi buttava giù. Provai a concentrarmi sulla cassetta di Jean-Claude Van Damme.

1994
SUSANNA TAMARO, Va’ dove ti porta il cuore
Opicina,16 novembre 1992
Sei partita da due mesi e da due mesi, a parte una cartolina nella quale mi comunicavi di essere ancora viva, non ho tue notizie. Questa mattina, in giardino, mi sono fermata a lungo davanti alla tua rosa.

1995
ANDREA CAMILLERI Il birraio di Preston
Era una notte che faceva spavento, veramente scantusa. Il non ancora decino Gerd Hoffer, ad una truniata più scatasciante delle altre, che fece trimoliare i vetri delle finestre, si arrisbigliò con un salto, accorgendosi, nello stesso momento, che irresistibilmente gli scappava.

1996
ALESSANDRO BARICCO Seta
Benché suo padre avesse immaginato per lui un brillante avvenire nell’esercito, Hervé Joncour aveva finito per guadagnarsi da vivere con un mestiere insolito, cui non era estraneo, per singolare ironia, un tratto a tal punto amabile da tradire una vaga intonazione femminile.

1997
MORDECAI RICHLER La versione di Barney
Tutta colpa di Terry. E’ lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata.

1998
AGOTA KRISTOF Trilogia della città di K
Arriviamo dalla Grande Città. Abbiamo viaggiato tutta la notte. Nostra Madre ha gli occhi arrossati. Porta una grossa scatola di cartone, e noi due una piccola valigia a testa con i nostri vestiti, il più grosso dizionario di nostro Padre, che ci passiamo quando abbiamo le braccia stanche.

1999
DON DELILLO Underworld

2000
J.M. COTZEE Vergogna
Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in macchina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all’ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya.

2001
NICCOLO’ AMMANITI Io non ho paura
Stavo per superre Salvatore quando ho sentito mia sorella che urlava. Mi sono girato e l’ho vista sparire inghiottita dal grano che copriva la collina. Non dovevo portarmela dietro, mamma me l’avrebbe fatta pagare cara.

2002
ORHAN PAMUK Il mio nome è rosso
Adesso io sono il morto, un cadavere in fondo a un pozzo. Ho esalato l’ultimo respiro ormai da tempo, il mio cuore si è fermato, ma, a parte quel vigliacco del mio assassino, nessuno sa cosa mi sia successo.

2003
DAN BROWN Il codice Da Vinci
Museo del Louvre, Parigi
Ore 22.46
Il famoso curatore del Louver, Jacques Saunières, raggiunse a fatica l’ingresso della Grande Galleria e corse verso il quadro più vicino a lui, un Caravaggio. Afferrata la cornice dorata, l’uomo di settantasei anni tirò il capolavoro verso di sé fino a staccarlo dalla parete, poi cadde indietro sotto il peso del dipinto.

2004
KHALED HOSSEINI Il cacciatore di aquiloni
Dicembre 2001
Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato.

2005
ANTONIO SCURATI Il sopravvissuto
Vitaliano Caccia ci massacrò a colpi di arma da fuoco il 18 giugno 2001, tre giorni prima del solstizio d’estate. Ci sterminò con una pistola semiautomatica, modello Beretta Centurion , calibro 9 per 19, sparandoci a sangue freddo e a bruciapelo. Il primo colpo fu esploso alle 8.46 antimeridiane, l’ultimo sette minuti più tardi.

2006
ROBERTO SAVIANO Gomorra
Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave. Come se stesse galleggiando nell’aria, lo sprider, il meccanismo che aggancia il container alla gru, non riusciva a domare il movimento. I portelloni malchiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini.

2007
MARIO RIGONI STERN Stagioni
Sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita. All’asilo infantile le suore ci avevano insegnato una canzoncina che diceva di un bambino che dormiva in una culla e di una vecchia che cantava, il mento sulla mano: «…Nel bel giardino il bimbo s’addormenta. ׀ La neve fiocca lenta, lenta, lenta». Scopersi molto tempo dopo che era un sonetto di Pascoli

domenica 6 maggio 2007

La masseria delle allodole

Locandina La masseria delle allodole
La tragedia armena ritratta con sobrietà dai fratelli Taviani
I fratelli Taviani tornano al cinema con una pellicola che, con armonia e sobrietà, racconta l'eccidio degli armeni.

Uscita nelle sale: 23/03/2007
Turchia, 1915. In una cittadina vive la benestante famiglia armena degli Avakian. Nel giorno in cui vengono colpiti dal lutto per la morte del patriarca anche il generale Arkan, capo della guarnigione turca, è presente alle esequie. È il segno di un rapporto, se non di amicizia, di reciproco rispetto tra le due comunità.

Ma i Giovani Turchi hanno già pronto un piano per creare la Grande Turchia in cui non ci sarà posto per i ricchi e ‘traditori' Armeni. Nessuna mediazione si rivela possibile. Dalla capitale partono per ogni dove gruppi di militari con l'ordine di uccidere sul posto i maschi (di qualunque età essi siano) e di deportare le donne e le bambine per poi massacrarle nei pressi di Aleppo. La famiglia Avakian viene smembrata e la giovane e vitale Nunik farà di tutto per salvaguardare la vita delle più piccole.

I fratelli Taviani non hanno mai smesso di occuparsi del rapporto tra gli individui e la Storia (anche quando si occupavano di Pirandello). Questa volta lo fanno, adattando liberamente l'omonimo romanzo di Antonia Arslan, occupandosi della ferita ancora aperta dell'eliminazione fisica degli Armeni in Turchia. Il film è destinato a suscitare polemiche e i Taviani ne sono consapevoli. Forse proprio per questo costruiscono una struttura narrativa che possa arrivare al grande pubblico e in cui ai Turchi fanatici fanno da contrappunto loro compatrioti, Arkan in primis, attenti ai valori della convivenza.

Con un cast veramente composito ma interessante (pregio e difetto delle coproduzioni come questa) tornano anche a riflettere (come già avevano fatto in
La notte di san Lorenzo e in Good Morning Babilonia) sul potere dell'immagine che al contempo può essere documento (e quindi occasione di riflessione) o strumento manipolabile per attizzare l'odio. Perdono qualcosa in epicità (anche se la scena della soppressione del neonato è da brividi) ma continuano con determinazione la loro ricerca nei lati oscuri della Storia che qualcuno (in epoca di negazionismi, Shoah compresa) continua a voler mantenere tali.