venerdì 31 agosto 2007

Nessuno tocchi Kagame

L’Italia lo sta accogliendo con tutti gli onori e il presidente del consiglio gli consegna un premio contro la pena di morte. Isola di parole è sorpresa: che non si tocchi un caino, d’accordo, ma che lo si premi…

Paul Kagame presidente del Rwanda, che ha conquistato il potere con le armi nel 1994, è uno degli uomini politici più discussi d’Africa. Discusso perché non sono affatto state chiarite le circostanze che hanno scatenato il genocidio del 1994 (morirono almeno 500.000 tutsi e hutu moderati) e l’eventuale ruolo dello stesso Kagame. Discusso per come si è mosso in questi anni nell’area dei Grandi Laghi e, in particolare, nei confronti della Repubblica democratica del Congo, contro la quale ha condotto una guerra (1998-2003) per accaparrarsi risorse e fette di territorio. Discusso per come si rapporta con i vari tribunali che si occupano del genocidio. Discusso per come sta gestendo, all’interno del paese, l’amministrazione della giustizia in relazione ai sospettati e condannati per il genocidio. Discusso perché il suo regime non garantisce le libertà fondamentali.

Nonostante tutto ciò, “Nessuno tocchi Caino”, l’associazione presieduta da Marco Pannella ha pensato bene di premiare il presidente Kagame, perché ha abolito la pena di morte. Il premio gli verrà consegnato oggi pomeriggio dal presidente del consiglio Romano Prodi.

Nigrizia, che segue giorno dopo giorno le vicende di paesi africani, ritiene che si tratti di una premiazione paradossale, che fa il gioco di un regime autoritario e che non tiene conto di numerosi aspetti “problematici” che punteggiano la carriera politica e l’attuale vita pubblica del generale Kagame.

A questo riguardo, segnaliamo la reazione di padre Aurelio Boscaini, un missionario comboniano che ha lavorato a lungo in quell’area e che ieri ha inviato una protesta agli organizzatori del premio. Ne diamo alcuni stralci.

«Esprimo tutto il mio sdegno nell’apprendere che oggi verrà consegnato il premio “L’abolizionista dell’anno 2007” al presidente del Rwanda, Paul Kagame. È come se mi si volesse raccontare – a me che sono stato missionario in Rwanda – una blague (barzelletta)! Mi sono chiesto se conoscete veramente questo assassino, che dovrebbe avere sulla coscienza qualche milione di morti. O credete che questo generale sia il Caino convertito? Magari!!! Chi ha ammazzato i milioni di persone nella Repubblica democratica del Congo, dopo il genocidio del 1994? Chi ha scatenato la guerra contro Kabila padre? Chi ha abbattuto l’aereo su cui si trovava Habyarimana? O siete di quelli che credono al film Hotel Rwanda?!».

«Basta che un generale annunzi l’abolizione della pena di morte, e voi siete così… ingenui da credergli? Dov’è la democrazia in Rwanda? Avete chiesto a Bizimungu, primo presidente dopo il genocidio, cosa pensa di Kagame? E l’avete domandato alle decine di migliaia che marciscono nelle prigioni rwandesi? Volete dare il premio Nobel della pace a un Hitler?».

«Sono contro tutte le guerre (quante ne ho viste in Africa!) e contro la pena di morte in assoluto. Dovete chiedere l’abolizione, non la moratoria. Anche se so benissimo che si fa un passo alla volta! Mi sembra vogliate gridare: “Viva l’Africa dei generali!”. I tutsi sono riusciti in una impresa mediatica fantastica e voi vi accodate!».

«L’Italia che premia un génocidaire!? Se davvero i tutsi sono stati uccisi in così grande numero (come tutti raccontano), non ce ne sarebbero più in giro! Ma so che non si deve parlare né di tutsi né di hutu, come se i nostri fratelli africani avessero dimenticato a quale etnia o clan appartengono! Ma gli africani sono orgogliosi delle loro origini etniche, e quelli che non hanno nulla da perdere, le riconoscono gioiosamente!».

«Viva, comunque, l’Africa e chi vi muore per la libertà, senza mai aver sparato. Il giorno della libertà è vicino anche per il Rwanda, se gli Stati Uniti non sosterranno più Kagame né acquisteranno più il coltan che il generale-presidente va a rubare in Congo!».

giovedì 30 agosto 2007

"Intervista a Michael Moore il regista di Sicko"


"Cari amici italiani, come siete viziati, da noi si vive peggio"

tratto da "www.lastampa.it" del 20 agosto 2007 a firma di Maurizio Molinari

CORRISPONDENTE DA NEW YORK
«Amo l’America e per questo ne metto in luce i difetti». Michael Moore parla del suo ultimo film Sicko alla vigilia del debutto in Italia, distribuito da 01, spiegando la scelta di denunciare il sistema sanitario Usa «per mettere in risalto come l’Europa abbia modelli migliori». Ma ha qualcosa da dire anche sulla sanità italiana: «Le vostre falle dipendono dalla carenza di fondi pubblici, Sabina Guzzanti dovrebbe farne un film».

Come è nato «Sicko»?
«Ho iniziato chiedendo attraverso Internet alla gente di raccontarmi le loro esperienze. Ho ricevuto 25 mila email. Sono rimasto scioccato da molti racconti, la cosa che più mi ha colpito è che le cose peggiori son
o capitate a chi possiede l’assicurazione, alle famiglie della classe media che pensavano di essere al sicuro ma poi si sono accorte che l’assicurazione non pagava i conti di ospedali e dottori».

Perché sottolinea l’esodo degli americani verso il Canada per curarsi, quanto è grande questo fenomeno?
«Una donna mi ha segnalato il fenomeno, siamo andati a vedere lungo il confine e ci siamo accorti che riguarda una moltitudine di americani in cerca di cure. I canadesi non sono molto contenti del film, adesso temono un’invasione».

Il film accusa tanto i democratici quanto i repubblicani di non sapere o volere riformare la sanità. Ritiene dunque che l’America sia senza speranza?
«Riformare il sistema sanitario pubblico è possibile fino a quando l’America resterà una democrazia. Il popolo può chiedere le leggi adatte. Ma il 70 % della gente è contro la guerra in Iraq e siamo ancora lì. Ciò che il popolo vuole conta poco...».

Eppure il candidato democratico John Edwards afferma che se sarà presidente garantirà ad ogni cittadino la totale copertura sanitaria. Gli crede?
«Edwards vuole anche mantenere le compagnie di assicurazione e io sono contrario. Le assicurazioni private devono essere abolite».

Perchè?
«Non si può ragionare in termini di profitto quando c’è in gioco la salute. Le assicurazioni puntano a fare profitti sulla salute: è una contraddizione».

Come sostituirle?
«Con un sistema sanitario pubblico per tutti i cittadini, capace di garantire una copertura totale. Se
nza eccezioni».

Nel film indica come esempi i modelli francese e britannico ma in Europa è la Scandinavia ad essere considerata la migliore. Perché non lo ha detto?
«Gli scandinavi, sopratutto i norvegesi, sono i migliori del mondo. Ma l’Oms considera la Francia la prima e l’Italia la seconda. Ho scelto la Francia per sorprendere gli americani. Non avrebbero mai creduto a un film che racconta come in Norvegia a chi soffre alcune particolari malattie vengono offerte due settimane alle Canarie, spa inclusa. La Norvegia è una nazione incredibile: chi commette il crimine più orrendo subisce un massimo di 21 anni di prigione. Ma ha i più bassi tassi di mortalità infantile e criminalità del Pianeta. Le loro soluzioni sono le più sane».

Sicko è in arrivo in Italia, dove il sistema sanitario pubblico è spesso criticato. Suggerisce agli italiani di andare a farsi curare in Francia?
«I francesi si lamentano della loro sanità pubblica, come italiani e canadesi, ma siete tutti dei gran viziati. Guardando all’Europa con gli occhi americani si rimane a bocca aperta, da voi la società si occupa dei singoli, da noi no».

Qual è la differenza fra i sistemi europeo e americano?
«Voi ritenete che sia diritto di ogni malato vedere un dottore mentre da noi conta solo chi può pagare. Si pensa a se stessi, la salute altrui non interessa. Voi credete di essere tutti nella stessa barca mentre da noi prevale l’idea che ognuno fa per sè e gli altri poco importano. L’America deve liberarsi da questo individualismo».

Che opinione ha del sistema sanitario in Italia?
«Avete molte falle. Sta agli italiani decidere cosa fare per porvi rimedio. A mio avviso il problema non è nel sistema sanitario vero e proprio, la cui idea di base è molto buona, ma nel fatto che continuate a eleggere governi che distolgono denaro. E’ la grave carenza di fondi pubblici che causa l’assenza di dottori, laboratori, macchinari moderni».

La scelta di portare alcuni soccorritori dell’11 settembre a curarsi a Cuba le ha attirato dure critiche. Cosa risponde?
«Mi attaccano perché svelo qualcosa di molto imbarazzante: un bambino nato a Cuba ha più possibilità di arrivare al primo compleanno rispetto a un coetaneo americano».

I repubblicani l’hanno accusata di dimenticare che a Cuba i registi come lei finiscono nelle galere di Castro...
«In America vi sono oltre due milioni di persone in prigione, più di ogni altro Paese del mondo. In America c’è una odiosa discriminazione raziale. In America vi sono talmente tante e gravi violazioni dei diritti umani che per me, come americano, è molto difficile mettere all’indice violazioni che avvengono in altri Paesi, come Cuba. Come suggerisce Gesù, dobbiamo prima guardare a noi stessi».

Molti liberal la considerano un idolo delle battaglie per i diritti civili mentre altrettanti conservatori la disprezzano. La cosa le piace o le provoca fastidio?
«Vorrei essere amato da tutti».

Cosa vorrebbe dire a chi la disprezza?
«Andate a vedere i miei film. Chi mi odia non li ha mai visti, ha solo creduto alla propaganda di destra. Sono convinto che anche chi è in disaccordo con me una volta visti i miei film si renderà conto che amo l’America, e per questo denuncio ciò che non va».

Farà mai un film sull’Europa, ad esempio sul paragone fra la sanità italiana e norvegese?
«No, deve essere il vostro Michael Moore a farlo. E lo avete in Sabina Guzzanti».

testo tratto da Nuovo Mondo

martedì 28 agosto 2007

Ambulanze e auto blu

Senza Parole...

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L’Unione Sarda riporta che le scorte dei politici sono più importanti delle ambulanze. Hanno il diritto di precedenza. Il ferito deve capire, rassegnarsi alle priorità della politica. Se va in coma sarà per la Patria.
Non è importante che il fatto descritto sia vero, è preoccupante che sia verosimile. Può succedere, succede. Le auto blu con la sirena che riportano i nostri dipendenti a casa dalle vacanze in corsia di emergenza esistono davvero. Fermatele, voi lì in coda siete di più. Chiedete al parlamentare patente e libretto. Le ragioni per la violazione del codice della strada. Vi risponderà: “Lei non sa chi sono io”. Mantenete la calma. Rispondetegli: “Un nostro dipendente”. Se insiste, prendete il numero di targa e denunciatelo per abuso di potere. Leggetegli prima i suoi diritti: “Il popolo non dovrebbe avere paura di chi governa, ma è chi governa che dovrebbe avere paura del popolo.”
I nostri dipendenti non hanno più bisogno di istruire i loro servi, è ormai un fatto naturale. L’Italia dei servizi negati e dei servi privati. Sempre con i nostri soldi.
I politici dovrebbero prendere i mezzi pubblici, come avviene negli altri Paesi, se hanno fretta il taxi. Se non lo fanno è per paura dei cittadini. Per contenere la scorta dello psiconano o della Moratti non sarebbe sufficiente un vagone della metropolitana.


Testo tratto da BeppeGrillo.it

lunedì 27 agosto 2007

EQUALIVE Grande concerto per un altro mercato

Un evento musicale live promosso da Altromercato!


Sabato 8 e Domenica 9 Settembre vieni ad EQUALIVE ad ascoltare la musica del commercio equo e solidale! A Bologna - Arena Parco Nord (via Stalingrado) Altromercato promuove un evento musicale live per sostenere le organizzazioni fair trade che da anni lavorano per costruire maggiore equità negli scambi commerciali internazionali.

Suoneranno per il commercio equo:

8 settembre

  • DANIELE SILVESTRI
  • CASINO ROYALE
...and more!

9 settembre

  • ENSEMBLE - La Notte della Taranta
  • GIULIANO PALMA & THE BLUEBEATERS
  • BANDABARDÒ
  • MAU MAU

...and more!

GUARDA IL VIDEO PROMO DELL'EVENTO:



Concerti a partire dalle h. 18.00
Apertura cancelli h. 15.30

Il costo del biglietto è di 15 € per il singolo biglietto giornaliero e di 25 € per l'abbonamento ad entrambe le date, più i diritti di prevendita.

I biglietti sono in vendita presso le maggiori rivendite autorizzate e sui circuiti www.bestticket.it e www.ticketone.it.

Anche Emil Banca, partner dell'evento, effettuerà il servizio di prevendita dei biglietti presso i suoi sportelli. La Banca ha scelto inoltre di devolvere ad un progetto di commercio equo e solidale i diritti di prevendita e le commissioni bancarie raccolti tramite la vendita dei biglietti.

Tutti a Bologna!! Che cavolo stiamo aspettando!!

Ulteriori informazioni su questo evento

Altromercato.it


sabato 25 agosto 2007

Poichè amo la vita non consumo coca-cola!!

Premessa a questa lettura:l'articolo non vuole essere banale, nè scontato o campato per aria, ma soltanto un'occasione per delineare sul serio gli aspetti tragici di una macchina da guerra coma la coca-cola company.

18 motivi per non dare i tuoi soldi alla coca-cola company

Molti studenti all’università consumano lattine di coca-cola. Già, già, lo sappiamo…. Non disseta e non è sana: va bene. Però è una dose di caffeina indispensabile per sopportare certi professori. Anzi, diciamo che è necessaria per riuscire a scrivere qualcosa all’esame dopo aver passato la notte davanti ad appunti crittografici.


E’ anche vero, però, che a molti di noi disturba dover comprare obbligatoriamente prodotti della multinazionale Coca-Cola, compagnia conosciuta universalmente per i suoi “criteri etici di produzione”.

Ma davvero non c’è alternativa? E’ davvero necessario finanziare sfruttamento infantile, uccisioni di sindacalisti e distruzione dell’ ambiente per bere una bibita all’università?

Vediamo 18 MOTIVI per non dare i tuoi soldi alla Coca-Cola company:

  • Ha finanziato con 610.000$ la campagna elettorale di George Bush.
  • Contiene prodotti transgenici.
  • Detiene un potere economico e politico brutale:
  • Gode di delegazioni in più di 200 paesi, compresi paradisi fiscali come Bahrein o le Isole Cayman in modo da evadere le imposte sui propri utili… che nel 2003 sono stati 21.044 milioni di dollari (la metà dei soldi necessari - previsti dall’ ONU - per garantire un’istruzione di base a tutti i bambini del mondo).
  • Condiziona potenti gruppi di peso: si è opposta al trattato di Kyoto mediante le sue lobby, la “US Council for international Business” e la “Business Round Table”, ha cambiato le leggi della UE attraverso la “American Chamber of Comerce”, ha fondato l’ “Internacional Life Science Institute”, molto influente nella FAO, nella OMS, ecc.
  • E’ un caso che il presidente messicano Fox sia un ex rappresentante della Coca-Cola? E Adolfo Calero, ex dirigente della Coca-Cola, agente della CIA e personaggio conosciuto dell’opposizione nicaraguense? E l’ambasciatore degli Stati Uniti in India? E il magnate golpista Cisneros in Venezuela? E il ministro Jorge Presno in Uruguay?
  • 1999, Kerala (India): La Coca-Cola rade al suolo coltivazioni agricole ed estrae giornalmente un milione e mezzo di litri di acqua sotterranea, fino a quando la Corte Suprema proibisce le sue attività.
  • 1999 – 2000, Atlanta (USA): sanzionata 10 volte per le sue condizioni di insalubrità e per gravi dispersioni di prodotti chimici dall’ Organismo per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (OSHA).
  • 1999, Polonia: condannata per aver venduto bibite contaminate con funghi. Lo stesso nel 1991 (Colombia), nel 1999 (biossido di carbonio in Belgio e Olanda, veleno per topi in Francia) e nel 2004 (bromato in Inghilterra e prodotti nocivi in India). La Coca-Cola supera addirittura 87 volte il limite europeo di pesticidi quali il Lindane e il DDT (proibito in Europa per i suoi effetti cancerogeni).
  • 2000, USA: multata per 192.000.000$ a causa delle sue pratiche di discriminazione razziale.
  • 2000, Chiapas: dopo aver privatizzato l’acqua della riserva ecologica del Cerro Huitepec, distribuisce acqua contenente due volte la quantità di piombo permessa dalle autorità sanitarie.
  • 2001 – 2004: dichiarata fra le 10 peggiori compagnie dalla “The Multinacional Monitor”.
  • 2002, Pakistan: Vengono fotografate le sue pratiche di sfruttamento infantile, attraverso l’impiego di bambini per cucire palloni da calcio promozionali a Sialkot.
  • 2002, India: condannata dalla Corte Suprema per disastro ambientale, dopo aver dipinto pubblicità giganti direttamente sopra le rocce vive dell’Himalaya.
  • 2003, Panama: multata per aver inquinato con colorante rosso (usato nei propri succhi di frutta) il fiume Matasnillo e la baia di Panama. La costa è rimasta di colore rosa.
  • 2003, USA: licenzia 3.700 lavoratori e allo stesso tempo paga alle sue sei cariche più alte 8.400.000$ come bonus di produttività.
  • , USA: il 24% dei contratti a tempo indeterminato vengono sostituiti da contratti precari senza nessuna assicurazione sanitaria. I dipendenti fissi non dispongono di un piano pensionistico e pagano 212$ al mese per la loro assicurazione sanitaria (i lavoratori della Pepsi pagano 41$).
  • , El Salvador: sfrutta ancora bambini per il taglio della canna da zucchero, con giornate lavorative di nove ore sotto un sole cocente e senza nessuna copertura sanitaria.
  • bottiglie di plastica della Coca-Cola in Spagna non sono di materiale riciclato, bensì di plastica vergine.
  • marzo del 2004 la Coca_Cola riconobbe che il suo marchio Dasani imbottigliava normale acqua della cannella senza alcuna analisi degli elementi. Fu costretta a ritirare dal mercato 500 milioni di bottiglie.
  • La repressione sindacale in Colombia: sono stati documentati 9 omicidi e 179 casi di minacce, sequestri e torture ai lavoratori; si noti che l’azienda si serve di paramilitari per mettere a tacere il sindacato SIANALTRAINAL.

  • 1990: assassinio di A. Eloy durante uno sciopero. Era un membro della giunta esecutiva del Sinaltrainal e del Comitè de Huelga (“Comitato per lo Sciopero” n.d.t.).
  • 1994: assassinio di J. Eleazar. Poco dopo verranno assassinati L.E. Giraldo e L.E. Gòmez - tutti lavoratori della Coca-Cola e dirigenti sindacali nel municipio di Carepa – quando si stava negoziando un dossier di richieste.
  • 1996: Coca-Cola chiude la fabbrica per licenziare 150 operai appartenenti al sindacato. Nella stessa fabbrica si suicida G.G. Maigual dopo la sospensione dello stipendio. Due anni dopo Coca-Cola apre di nuovo i battenti, con lavoratori precari.
  • 1996: assassinato sul posto di lavoro I.S. GIL, negoziatore del dossier prima menzionato. Suo fratello lasciò il posto di lavoro a causa di minacce. Sua moglie fu assassinata nel 2000.
  • 1997: Luis Adolfo Mùnera viene assassinato due settimane dopo aver vinto una causa contro la Coca-Cola.
  • 2001: tutti i lavoratori del paese che si occupavano dell’imbottigliamento vengono rinchiusi contro la loro volontà e subiscono pressioni perché si sottomettano alla nuova legislazione. Ci furono 1000 licenziamenti.
  • 2001: assassinato O.D. SOTO che aveva sostituito I.S. GIL nella negoziazione dello stesso dossier di richieste.
  • 2002: assassinato A.J MÚNERA LÓPEZ, dirigente di Sinaltrainal e vicepresidente della Central Unitaria de Trabajadores (“Centrale Unitaria dei Lavoratori” n.d.t.).

Queste sono solamente alcune “perle” che riguardano il famoso prodotto. Rifiutare la Coca-Cola significa scommettere su un mondo migliore e sulla vita.

Sapevi che…

- …la Spagna è il paese europeo che consuma più Coca-Cola?

- …esiste una alternativa solidale che ti presenteremo nel prossimo numero chiamata Mecca-Cola?

- …altri suoi prodotti sono Fanta, Sprite, Aquarius, Nestea, Minute Maid, Tab, Sonfil, Finley, Nordic Mist o Fruitopia (ce ne sono 324 diversi)?

- …una lattina da 33 cl. Contiene 35 gr. di zucchero?

- …nel 1931 la Coca-Cola cambiò il colore del vestito di Babbo Natale da verde a rosso per una campagna pubblicitaria per creare analogia con il suo colore corporativo?

- …alcune università di Atlanta, Toronto, California, Irlanda e Berlino hanno espulso la Coca-Cola dai propri Campus?

Chissà se la prossima volta che berrete un bicchiere di Coca vi ricorderete qualcuna di queste piccole Perle di Saggezza o farete finta di niente...

Da L'altra faccia della Medaglia e www.comedonchisciotte.org

Per maggior informazioni :
- http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/index.html

venerdì 24 agosto 2007

300 mila morti, 2 milioni di sfollati, 200 mila rifugiati. Una tragedia che si consuma da tre anni. Ma i morti del Darfur non fanno notizia.


Per la prima volta in Italia, a Roma, in contemporanea con circa cinquanta Paesi nel mondo, si è svolto il Global Day for Darfur, grazie all'impegno di Italian Blogs for Darfur che ha riunito intorno al Darfur associazioni e forze politiche giovanili.

Il conflitto in Darfur, nell'arco di quattro anni, ha provocato non meno di 300.000 morti, e ha costretto almeno due milioni di persone alla fuga, destinandole ad una vita da sfollati sia all'interno del Sudan, sia nei campi profughi in Ciad, circostanza che di fatto ha allargato il conflitto anche a questo paese confinante. Solo assicurando ai cittadini italiani una corretta e completa informazione, possiamo sperare che le istituzioni si mobiliteranno, in tempi utili, per trovare una soluzione al conflitto in corso.

Dal Gennaio 2007 l'Italia siede al Consiglio di Sicurezza ONU come membro non permanente e presiede, nella persona dell' On. Marcello Spatafora, ambasciatore dell'Italia presso l'ONU, la commissione per le sanzioni contro il Sudan . Ci aspettiamo quindi che il nostro Paese si adoperi al massimo per porre la questione del conflitto in Darfur all'ordine del giorno della Comunità Internazionale.

TESTO DELL APPELLO:

“Scrivo per lamentarmi dell’esiguo spazio dedicato dalla vostra azienda al genocidio in corso nella regione del Darfur in Sudan.
Nel Darfur si muore da tre anni ma l’allarme lanciato da organizzazioni umanitarie e militanti per i diritti civili rimane inascoltato dai maggiori media italiani. Finora si contano trecentomila morti, duecentomila rifugiati e due milioni e mezzo di sfollati che hanno fatto valere alla crisi il titolo di «genocidio».


I mezzi televisivi italiani raggiungono oggi la maggior parte della popolazione della penisola come fonte primaria se non unica d’informazione. La televisione detiene il potere d’informazione, ma anche i quotidiani, seppure in maniera minore, possono concorrere a informare gli Italiani su cosa stia accadendo oggi nel Darfur. Molto spesso, ciò che non è raccontato dai media televisivi non esiste per la maggior parte delle famiglie italiane.


Alimentando una maggiore coscienza del genocidio in atto nel Darfur, i media italiani possono contribuire a fermare le ingiustizie e le atrocità che si stanno compiendo nella regione.
Per questo Vi chiedo di aumentare lo spazio dedicato all’informazione sul genocidio del Darfur, per porre fine alle gravi azioni contro i diritti umani e la dignità stessa dell’uomo.


Come fruitore di un servizio pubblico e privato, vi prego di dare maggiore importanza alla tragedia che si sta compiendo, attraverso una programmazione che dia spazio anche quotidianamente a servizi e dossier sul genocidio nel Darfur.
Rimango in attesa di un vostro cortese riscontro.

Cordiali saluti,
Grazie.”
Firma l'appello

mercoledì 22 agosto 2007

Chem Trails: Che diavolo sono??

Prima di iniziare a parlare delle scie chimiche vorrei linkare 2 bellissimi filmati di Federico Polveri, che spiegano, in 10min, in maniera chiara e concisa il problema sempre più difficile e preoccupante delle "Chem Trails". Spero comunque anch'io di riuscire a spiegare in maniera abbstanza eloquente, di che tremendo fenomeno si tratti.

Le scie di condensa sono provocate dalla trasformazione del vapore acqueo, prodotto dalla combustione del carburante, in aghetti di ghiaccio, causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano solo ad alte quote di volo. Secondo la NASA, le contrails si formano quindi ad altitudini in genere superiori ai 9.000 metri, valori di umidità relativa superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius.

Qualsiasi velivolo che rilasci copiose scie a quote inferiori e condizioni di umidità e temperatura non idonee, è un aereo chimico. Il nome "scie chimiche" è la traduzione del termine "chemtrails", coniato per la prima volta nel 1996, anno in cui, in Canada, si ebbero i primi avvistamenti delle medesime. Le scie chimiche vengono definite tali per il semplice motivo che non sono scie di condensazione (contrails), ma sono generate artificialmente, a quote e condizioni di temperatura ed umidità non idonee alla formazione delle scie di condensa tipiche. Le scie di condensa, infatti, si formano a quote superiori ai 9.000 metri, valori di umidità superiori al 72% e temperature inferiori a -41° Celsius. I governi ed i i militari hanno eseguito sperimentazioni su aree popolate, sin dalla fine degli anni quaranta e su questo è stata raccolta una documentazione impressionante. Con incredibile disprezzo della vita umana, i governi di ieri ed oggi hanno compiuto e compiono tuttora esperimenti su cittadini inermi ed inconsapevoli.

Nel 2003, l'Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato "Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici". Questo accordo, ufficialmente è volto allo studio dei fenomeni atmosferici, ma in realtà, come si deduce dai vari paragrafi del documento, implica la diffusione di sostanze chimiche dannose in atmosfera, tramite aerei opportunamente attrezzati, per verificare gli effetti delle stesse sulla biosfera.


Sono stati reperiti decine di brevetti, acquistati in seguito dalla N.A.S.A. e da a
ltri organismi statunitensi che permettono la modificazione dei fenomeni meteorologi attraverso il cospargimento aereo di elementi chimici come alluminio, zolfo, titanato di bario, torio radioattivo, rame, selenio, manganese, quarzo, silicio. L'irrorazione di tonnellate di particolato in bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo sta modificando in modo irreparabile gli equilibri climatici e biologici e, seppure queste operazioni di aerosol vengano spacciate per tentativi di mitigare l'effetto serra, esse invece, sortiscono l'effetto contrario.

E' infatti dimostrato che la barriera artificiale creata tramite le "scie chimiche", oltre ad impedire il passaggio della luce solare necessaria per la vita sulla terra, imprigiona il calore negli strati bassi dell'atmosfera, con un conseguente aumento delle temperature.


Non dimentichiamo inoltre che il lungo periodo di siccitò che affliggerà varie parti del mondo è senza dubbio causato dalla massiccia diffusione di bario in atmosfera, Se veramente tali operazioni di aerosol fossero mirate a mitigare l'effetto serra, per quale motivo, aerei cisterna KC-135 volano bassi nelle ore notturne? E soprattutto che il governo non venga più a dirci che la soluzione all'inquinamento sono le targhe alterne...
Ma perfavore!!



Tratto da L'altra faccia della medaglia

giovedì 16 agosto 2007

Ndombe Kele kitoko !!!

Noi di Isola di Parole appoggiamo la campagna di Chiara Castellani e di Peacelink, una battaglia non-violenta.
Viene qui riportato il suo articolo anche nel nostro Blog, cerchiamo di dare spazio alla voce della giornalista per gridare il suo messaggio "Ndombe Kele kitoko"!! (Nero è bello) Contro il sapone al mercurio!

Chiara Castellani (15 luglio 2007)

Nella foto, più in basso, vi faccio vedere due tipi di sapone al mercurio: uno è Svizzero, l'altro è degli Emirati Arabi.
L'origine da un paese europeo e da
un paese in cui il colore della pelle è piu bruno del nostro, ci ricordano i due aspetti piu criminali di questa realtà africana e non solo, che da alcuni anni coinvolge anche Kimbau:
  • il primo aspetto criminale è la TOSSICITA' NEUROLOGICA del mercurio e di conseguenza del prodotto a base di mercurio, che proprio per questo è stato proibito in Europa. Mi chiedo come in Svizzera (e pare non solo in Svizzera, ma anche in Inghilterra) si continui a produrlo ed ad esportarlo in Africa. Come se gli africani fossero indenni da questa tossicità! Infatti sulla scatola c'è scritto anche "poison contient 2% mercure iodide", ma a Kimbau la gente non parla inglese e molti sono analfabeti.
  • il secondo aspetto criminale è il RAZZISMO insito nella pubblicità del prodotto, in modo piu o meno palese. Ufficialmente il sapone viene esaltato per suoi poteri germicidi (qui tutti lo chiamano "sapone antisettico") senza però precisare che la flora batterica normalmente presente sulla nostra pelle non va eliminata perchè ha un ruolo protettivo contro i funghi e contro la flora patogena.
Infatti sulla pelle di tutti noi, nera o bianca che sia, senza differenza, è presente lo Staphylococcus Epidermidis, che grazie alla fermentazione acida e all'"interferenza microbica" protegge dai microbi come Staphylococcus aureus, che provoca gli ascessi e i foruncoli, e contro Candida Albicans e le Epidermofizie, che provocano le micosi cutanee. Il sapone antisettico distrugge questa barriera naturale.

Il "sapone antisettico" sottovoce, nel nome commerciale "extra-clair", sottolinea che SCHIARISCE LA PELLE, distruggendo la melanina.
Ancora piu sottovoce si sottolinea
l'ipotesi CRIMINALE che la pelle bianca sarebbe molto piu bella che la pelle nera, che le donne e gli uomini bianchi sono piu belli degli uomini neri.

Si insiste su un messaggio vergognosamente RAZZISTA
NERO, che oltre meno bello sarebbe anche meno intelligente... antiche fandonie ritornano alla luce nella pubblicità sporca di un sapone sporco che genera malattia.

Per reagire contro questa ABOMINIA con Alessandro stiamo lanciando una nuova campagna di stampa contro il sapone. La campagna imita un antico motto femminista "donna è bello". E lo trasforma in "Nero è bello" (ndombe kele kitoko)

Nel mio piccolo la campagna l'ho iniziata da almeno 10 anni, lanciando nelle latrine il micidiale sapone, insistendo con i giovani che il mercurio paralizza gli spermatozoidi (è vero, e colpisce in quest'Africa assetata di fertilità) dicendo alle studenti della scuola infermieri che "Rita Levi Montalcini aiuta le donne nere, se volete divenire bianche perderete il diritto alla borsa di studio".

Ma la cosa peggiore è la diffusione incontrollata di pomate ai corticoidi, anch'esse schiarenti (atrofia cutanea da corticoidi) ma che provocano, se utilizzate in modo abusivo e su tutto il corpo, tutte le pertubazioni metaboliche dell'ipercorticosurrenalismo: diabete, ipertensione, obesità, dislipidemia, alterazione dell'immunità cellulare.

Ho curato un giovane che stava diventando diabetico e iperteso, semplicemente vietandogli di utilizzare il "betazol" una pomata al betametasone che lui si spalmava nel sogno assurdo di "diventare bianco".
La mia battaglia sottolinea la tossicità di questi abusi. Ma serve una campagna di stampa che insista su un messaggio forte, capace di sopprimere queste folli pubblicità razziste. NERO E' BELLO, datemi spazio per gridarlo!

lunedì 13 agosto 2007

Silent - Insurrection non deve Morire!!!

Tornato dalle vacenze ho acceso il computer, controllato posta e i soliti siti, come ogni buon smanettone. Con grande rammarico mi sono accorto che il Blog di un mio caro amico stava per chiudere, mi sono sentito un po' più solo.
In quanto era l'unico altro Blog che come l'Isola di Parole, non parlavo solo di problemi personali e menate esistenziali.

Con questo articolo vorrei farvelo conoscere e magari visitare prima che chiuda i battenti defintivamente. Il blog in questione è Silent -Insurrection.
E' un sito che tratta tematiche molto forti e senza andare per la leggera.Infatti ne sconsiglio la visione ad un pubblico troppo giovane o facilmente impressionabile.

Per farla breve il tema centrale del blog è la Brutalità, nuda e cruda; senza tanti giri di parole. Vi sono una serie di video postati che hanno lo scopo di scioccare il visitatore, di portarlo lontano dalle quattro mura domestiche e porlo in prima persona di fronte agli orrori del mondo, che non sono così rari e sporadici come telegiornali, e quotidiani vogliono farci credere.

Far capire alle persone che il mondo in cui viviamo non è eterno, anzi è estremamente effimero e chiunque può rompere questo equilibrio. Insomma Mr Point (il padre di Silent - Insurrection) non vuole altro che svegliare il visitatore del blog e fargli capire che il vero mondo in cui viviamo è fatto di violenza, stupri, abusi. Senza morali o lieti fine, come è la natura umana, come è la vita.
E l'unico modo di essere sereni in questo mondo, o l'unica via di fuga è la presa di coscienza di tutti i pareri, le informazioni, partiti politici e pubblicità per cercare di tener lontana il più possibile la violenza e la brutalità dalla propria quotidianità.


Ed è proprio quello che cerca di fare Silent-Insurrection, dare una visione più ampia del mondo che ci circonda, visto che molti di noi credono che il mondo finisca alla fermata del treno o alla fine della strada. Ma c'è ben altro, c'è tantissimo da conoscere e da sapere: molto di questo è orrore e violenza, ma non conoscerlo è stupido, perchè prima o poi il male bussa alla porta di chiunque e in un modo o nell'altro va affrontato, quindi basta vivere sugli allori e credere che le Soap Opera siano la vita vera, il mondo è ben altro.

Ho deciso di scrivere questo articolo, andando un po' controcorrente al solito filone dell' Isola, in quanto non ho voluto dare la solita notizia con un fondo di speranza alla fine (vd. "Una dolce Poesia e Infubulazione una pratica ancora in atto") ma attenermi il più fedelmente possibile alle tematiche affrontare da Mr Point, senza mettere commenti o correzioni personali.
Una semplice visione oggettiva, per quanto possibile.

Vorrei che tutti coloro che hanno trovato interessante questo articolo e/o Silent-Insurrection lascino un commento a riguardo nell'area commenti e/o scrivino a isoladiparole@gmail.com o scrivino direttamente a Mr Point, dicendogli di non chiudere il blog, in quanton è uno dei pochi blog gestiti da un libero pensatore (Mr Point concedimelo) e che mostrano la crudeltà dell'uomo per quello che è. Orrore.

venerdì 3 agosto 2007

Una dolce Poesia


In questi ultimi giorni ho letto, forse è meglio dire "divorato", un libro che avevo sempre voluto leggere: "Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare", di Luis Sepùlveda.
E' un libro veramente molto scorrevole, che racconta le strane e simpatiche vicende di un gatto che deve affrontare un sacco di avventure per mantenere fede alle sue promesse.

Racconta appunto di una gabbiana, Kengah, vittima di un disastro ecologico, che poco prima di morire, decide di affidare il suo piccolo uovo ad un gatto, Zorba, al quale farà fare 3 promesse; una in particolare : quella di insegnare al suo piccolo, una volta nato, a volare.

E' un libro sicuramente per ragazzi, ma come tutti i libri per ragazzi, che diventano dei capolavori hanno qualcosa da insegnare anche ai grandi. Basti pensare alle poesie e ai bellissimi racconti di Rodari o allo spendido libro il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Ogni volta che rileggo o ripenso a questi racconti mi vengono in mente le parole di Chiara:
Sono libri che assumo diversi significati a seconda dell'età in cui si leggono, penso che avesse ragione.
La trama in se è molto semplice e scorrevole come dicevo all'inizio, ma verso la fine del racconto l'autore narra un episodio che mi ha colpito.
"
I gatti del porto, di cui fa parte Zorba, devono aiutare la gabbianella ad imparare a volare. Ma si accorgono, che la cosa è più difficile del previsto e dopo vari tentativi di chiedere aiuto agli uomini.
Decidono qiundo di chiedere aiuto ad un uomo che sia in grado di comprenderli e di poterli aiutare, decidono di affidare le sorti della giovane gabbiana ad un poeta."

Sepùlveda in poche righe fa comprendere al lettore, che le uniche persone che oggi giorno sono in grado di capire il mondo o di poterlo aiutare veramente non solo gli avvocati, i musicisti, i politici, ma i poeti.

Persone dall'animo irrequieto, dalle personalità strane e forse lunatiche, che non riescono ad integrarsi nella società e comunità; ma proprio per questo, con un estro particolare come se fossero gli unici che abbiano il potere di comprendere la bellezza della diversità di questo pianeta.

E non come fa la maggior parte delle persone al mondo, che tutto ciò che non conoscono, che non comprendono, che è diverso dalla solita minestra: decidono di evitarlo, ignorarlo e nelle peggiori delle ipotesi odiarlo.

Se nella vita di ognuno di noi ci fosse più poesia tutto sarebbe più bello, le cose avrebbero un sapore più intenso e non ci sarebbe così indifferenza tra le persone.

Non voglio che queste poche righe diventino melense o banali, da cioccolatino per intenderci. Però provate ad immaginare se vedessimo il mondo come lo vedeva Leopardi, Dante, Goethe.
Se riuscimmo a " vedere i colori visti da dietro ", come dice sempre Antonio Albanese (Epifanio). Se tutto questo fosse possibile, o semplicemente naturale per ognuno di noi, non sarebbe bellissimo.
Riuscire a vedere l'arte nelle gomme da masticare o la musica nei rumori della metropolitana, non sarebbe stupendo?

Forse sto solo vaneggiando e scrivendo le prime cose che mi vengono in mente, però
forse si risolverebbero molti più problemi nel mondo se ci fosse più poesia, più arte o semplicemente più dolcezza nella vita di ognuno di noi.

Sbaglio??