giovedì 29 novembre 2007

Un Film sull 'Ndrangheta e i suoi Uomini d'Onore

Oggi la Ndrangheta è una tra le più forti e pericolose organizzazione criminali in con una diffusione della presenza anche all'estero (dal Canada all'Australia e ad altri paesi europei). Secondo le forze dell'ordine, in Calabraia sono attualmente operanti circa 150 clan locali (definiti cosche o 'ndrine) che affiliano circa 6.000 mafiosi, legati spesso da vincoli familistici.

Nella regione Calabria la ndrangheta svolge un profondo condizionamento sociale fondato sia sulla forza delle armi che sul ruolo economico attualmente raggiunto attraverso il riciclaggio del denaro sporco, riciclaggio che le ha permesso di controllare ampi settori dell'economia (dall'impresa al commercio e all'agricoltura), spesso con una forte connivenza di aree della pubblica amministrazione a livello locale e regionale.

A differenza di Cosa Nostra, la struttura interna ad ogni cosca della 'Ndrangheta poggia sui membri di un nucleo familiare legati tra loro da vincoli di sangue, le 'ndrine. Non sono rari matrimoni tra le varie cosche per saldare i rapporti tra famiglie mafiose. I matrimoni hanno un alto valore simbolico, e possono anche servire a sancire la fine di una faida.

La struttura gerarchica di una cosca è composta, a partire dal grado più basso, da:

  • Giovane d'onore
  • che sarebbe l'affiliazione per diritto di sangue, appartiene quindi ai figli di esponenti già facenti parte dell'Ndrangheta.
  • Picciotto d'onore
  • ovvero i soldati della cosca.
  • Camorrista
  • Affiliato con più esperienza rispetto al picciotto d'onore con incarichi più importanti.
  • Sgarrista o Camorrista di sgarro
  • colui che riscuote le tangenti.
  • Santista
  • l'affiliato che ha ottenuto la Santa per meriti legati alla criminalità.
  • Vangelo o Vangelista
  • chiamato così dal fatto che giura alla cosca con la mano sul Vangelo grado anche questo ottenuto per il precedente motivo.
  • Quintino
  • affiliato riconoscibile dal tatuaggio a 5 punte grado di vertice della cosca.
  • Associazione
  • Ha questo grado chi fa parte delle decisioni più importanti prese dalle cosche in forma collegiale. Vi accedono quindi i capi cosca col più alto potere.

Presenza della 'Ndrangheta nel mondo

La 'Ndrangheta si trova presente o traffica in oltre 40 stati.

Europa

Nazione

Località

Ndrine presenti

Affari

Belgio

Bruxelles

Acquisto quartieri

Bulgaria

traffico di eroina

Francia

Costa Azzurra, Nizza, Parigi

Acquisto quartieri e traffico di cocaina

Germania

Bochum, Dortmund, Duisburg, Hagen, Krefeld, Francoforte, Mannheim, Münster, Stoccarda, nella zona del Baden-Württemberg, Turingia

Farao, Giampaolo, Giorgi, Grande Aracri, Iamonte, Mammoliti, Mazzaferro, Mollica, Morabito, Pelle, Romeo, Strangio

Acquisto immobili, esercizi e acciaierie, traffico di immigrati, contraffazione di marchi tedeschi, narcotraffico, traffico d'armi

'Gran Bretagna

Macrì, Ursini

Vendita droga

'Grecia

acquisto hascisc e eroina

Olanda

Acquisto immobili e traffico di cocaina, ecstasy e LSD

Polonia

Iamonte

Portogallo

Repubblica Ceca

Praga

Romania

Bucarest

Russia

Mosca

Mazzaferro

Acquisto immobili, banche, alberghi, casinò, imprese, riciclaggio denaro, contraffazione di rubli e dollari

Spagna

Provincia di Cadice, Marbella

Di Giovine,Talia

Traffico di cocaina, acquisto esercizi e immobili

Svizzera

Di Giovine, Mazzaferro

Traffico d'armi e hascisc

America

Nazione

Località

Ndrine presenti

Affari

Argentina

Talia

Acquisto cocaina

Bolivia

Santa Cruz della Sierra

Acquisto cocaina

Brasile

Acquisto cocaina

Canada

Traffico armi, eroina e cocaina

Colombia

Anello, Aquino, Libri, Mazzaferro, Molè, Mollica, Morabito, Nirta, Paviglianiti, Piromalli, Talia, Tolone

Acquisto cocaina con la collaborazione di le Unità di autodifesa della Colombia

El Salvador

Nirta

Acquisto cocaina

Perù

Paviglianiti

Acquisto cocaina

Stati Uniti

Sergi

Traffico di cocaina e eroina

Venezuela

Acquisto cocaina

Africa

Nazione

Località

Ndrine presenti

Affari

Marocco

Coloccio, Di Giovine, Morabito

traffico di hascisc

Sudafrica

traffico di diamanti

Asia [modifica]

Nazione

Località

Ndrine presenti

Affari

Pakistan

Traffico di Cocaina

Turchia

Aquino, Papalia, Paviglianiti

Traffico di Eroina

Libano

Traffico di Eroina

Siria

Di Giovine, Morabito

Traffico di Eroina

Oceania

Nazione

Località

Ndrine presenti

Affari

Australia

Griffith, Micheago, Yelardin, Sidney e Melbourne

Timboli Sergi e Barbaro

Traffico armi e eroina


testo tratto da Wikipedia e schematizzato da Taz




venerdì 23 novembre 2007

AIDS: diminuiti i malati nel mondo, l'Onu corregge le stime


L’ONU ha sbagliato. Un errore a volte può capitare, ma raramente è motivo di sollievo e speranza, come invece è successo in questo caso. Il nuovo rapporto dell’UNAIDS (il programma delle Nazioni Unite che si occupa della lotta e lo studio dell’AIDS in tutto il mondo) ha infatti fatto emergere un dato confortante: i malati di AIDS non sarebbero 39,5 milioni, come detto nelle stime del 2007, bensì 33 milioni. Sarebbe davvero il caso di dire che più è grande l’errore, meglio è, stando così le cose.

Non è poco constatare che nel mondo vi siano quasi 7 milioni di persone in meno affette dal virus dell’HIV, rispetto a quanto era stato previsto. Se si pensa che il più delle volte, in casi analoghi, si commettono sbagli che spingono a rivedere le cifre al rialzo, la notizia può essere accolta con gioia.

Naturalmente resta l’altro dato: quei 33 milioni di persone –tanto quanto mezza Italia- ancora affette dalla malattia.
Rimane allarmante la situazione nel continente africano, dove c’è la maggior concentrazione di casi (circa 23 milioni di persone solo nell’Africa sub-sahariana). Desta preoccupazione anche la condizione dell’Asia, il continente con il più alto tasso di crescita di diffusione del virus (quasi 5 milioni attualmente).
Ci si chiede quali siano le motivazioni per questa diminuzione degli infetti rispetto alle stime; sarebbe bello immaginare che tutti gli investimenti portati avanti in questi anni, insieme alle campagne di sensibilizzazione e ai progetti in atto, comincino a far vedere i loro frutti.

Evidentemente è così, anche se ancora si può fare molto. Le prossime sfide infatti saranno di ridurre ancora di più il numero di nuovi infetti e, soprattutto, trovare delle cure che possano risultare decisive, sia per la prevenzione che per il trattamento della malattia.
La parola chiave, insieme ad aiuti economici da parte del mondo industrializzato per migliorare le condizioni di vita dei Paesi poveri, è ricerca.

Ricerca e sviluppo saranno i fattori che potranno contribuire ad imprimere un cambiamento epocale al mondo della salute, soprattutto grazie ai nuovi studi condotti nel campo delle biotecnologie e della loro applicazione al settore farmaceutico. Occorrerà finanziare progetti ambiziosi per vedere il sogno realizzarsi. La notizia di oggi è un’iniezione di fiducia per continuare a lottare contro il male del secolo. Con la speranza di vincere sempre più battaglie.

testo tratto da BuoneNotizie.it

martedì 20 novembre 2007

Cannabis nuova cura contro i tumori


Il cannabidiolo, uno degli elementi che compongono la cannabis, potrebbe essere in grado di bloccare il gene che provoca la diffusione delle metastasi del cancro al seno, ma anche di altre forme tumorali. È il risultato delle ricerche di laboratorio effettuate da un'équipe del California Pacific Medical Center Research Institute.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics.
I ricercatori si augurano che il cannabidiolo (Cbd), contenuto nella marijuana, possa diventare una valida alternativa alla chemioterapia, senza gli effetti collaterali di quest'ultima.

"Ho sempre creduto nelle proprietà contenute nei derivati della cannabis - afferma il professor Umberto Veronesi - questa è una strada mai esplorata a causa di condizionamenti psicologici. La fonte universitaria è molto seria. Voglio chiarire che l'oggetto della ricerca è un composto della cannabis e non una droga. Sarebbe un peccato non esplorare questa via per combattere il tumore al seno".


E gli autori dello studio confermano che, a differenza della cannabis, il Cbd non ha alcun effetto psicoattivo e quindi il suo utilizzo non viola alcuna legge sugli stupefacenti.
Inoltre, insistono nello spiegare che non stanno invitando i loro pazienti a fumare marijuana, visto che le concentrazioni di Cbd usate nelle loro ricerche sono di molto superiori a quelle che si possono ottenere solo fumando. "Il Cbd funzionerebbe bloccando l'attività del gene Id-1 - spiega Sean McAllister, autore della ricerca - ritenuto responsabile della "metastatizzazione", la diffusione del tumore dalla sua sede iniziale".

Altre ricerche hanno già dimostrato che il Cbd potrebbe bloccare il tumore cerebrale aggressivo, e ci sarebbero evidenze di un effetto simile in laboratorio su cellule di tumore al seno.

"Attualmente abbiamo un numero limitato di opzioni nel trattamento delle forme aggressive di cancro - continua McAllister - alcune terapie, come per esempio la chemioterapia, possono essere efficaci ma anche estremamente tossiche e difficili da tollerare". Questo composto offrirebbe quindi la speranza di una terapia in grado di ottenere gli stessi risultati senza gli effetti collaterali, come la nausea e il maggior rischio di infezioni.

"La ricerca è a uno stadio iniziale - aggiunge Joanna Owens, del Cancer Research UK - i risultati dovranno essere seguiti da trial sull'uomo per valutare la sicurezza del Cbd e se si raggiungono gli stessi benefici ottenuti in laboratorio. Diversi farmaci basati sulle piante sono attualmente utilizzati nelle terapie tumorali, come la vincristina, che deriva dal fiore Pervinca del Madagascar, ed è usata nel trattamento del tumore al seno e al polmone".

Per il momento sono la chemioterapia, la radioterapia e l'intervento chirurgico a dominare il panorama delle terapie contro il tumore. Anche se una serie di farmaci biologici vengono sperimentati ed usati sempre più spesso nei centri di cura oncologici.

testo tratto da la Repubblica.it

sabato 17 novembre 2007

Nasce "HUB", il nuovo You Tube dei diritti umani!!

E' appena nato il sito web "The Hub", ideato da Peter Gabriel, un portale che raccoglierà contributi video provenienti da tutto il mondo e che parleranno di soprusi, diritti umani negati e denunce.

[tratto da Repubblica.it]

L'artista ha voluto il sito che raccoglie video e foto amatoriali di denuncia
Usare i moderni mezzi a disposizione per testimoniare abusi e violazioni

Peter Gabriel lancia The Hub
Un "YouTube" dei diritti umani
di RITA CELI

SI CHIAMA semplicemente The Hub e si propone di raccogliere dal mondo tutte quelle testimonianze che denunciano soprusi e violazioni. E' online da pochi giorni ma già ci sono video dalla Birmania, Palestina, Cina, Argentina. Dietro questo sito c'è la firma di Peter Gabriel, artista che non ha bisogno di farsi pubblicità, che anzi s

frutta il potere e le possibilità di internet per diffondere musica ma anche idee e progetti per cambiare quello che non va.


Peter Gabriel non è nuovo a iniziative del genere: nel '92 fondò Witness, una organizzazione internazionale nata espressamente con l'intento di usare video e tecnologie online per "aprire gli occhi del mondo alle violazioni dei diritti umani". Witness ha lavorato in collaborazione con oltre 250 organizzazioni in più di 80 Paesi nel mondo, mettendosi in contatto con centinaia di attivisti e difensori dei diritti umani. Con lo slogan "See It, Film It, Change It" (Vedilo, filmalo, cambialo), l'organizzazione in quindici anni ha testimoniato le violenze nei confronti di minoranze fino alle drammatiche sequenze girate in Birmania.

Dalla Birmania parte anche The Hub, un progetto nato da una costola di Witness, con cui condivide gli intenti ma che si apre alle nuove possibilità a disposizione degli utenti di internet che nel frattempo si sono perfezionati e sono in grado di girare immagini, scrivere e raccontare quello che li circonda. The Hub intende così raccogliere i video amatoriali di denuncia, diventando una sorta di "YouTube per i diritti umani".

The Hub è la prima piattaforma globale dedicata a mezzi di comunicazione e azioni in difesa dei diritti umani. Lo slogan è "Upload It, See It, Share It, Take Action": carica, vedi, condividi, agisci. Chiunque può contribuire inviando materiale video, audio o foto, oppure può limitarsi a osservare o commentare quanto ha visto o scrivere al blog. Un breve video di 60 secondi racconta in sintesi The Hub: basta avere una videocamera, una fotocamera digitale o anche un cellulare per fare le riprese, e poi una sala cinematografica, una tv, lo schermo di un pc e via dicendo fino ai monitor più piccoli per vedere le immagini che hanno fatto la storia dell'umanità: "Technology is power. Use your power" si legge nel video.


testo tratto da Blog Censurato

venerdì 16 novembre 2007

GIUSTIZIA E GIUSTIZIALISMO

Al Presidente della Repubblica Italiana
Agli Onorevoli Deputati e Senatori
Alle forze di pubblica sicurezza
Alle forze armate
Al Popolo del mondo intero
e soprattutto a tutti gli Uomini di buona volontà..!!

PREGO UMILMENTE TUTTI COLORO CHE LEGGONO DI COPIARE QUESTO TESTO E RIPORTARLO SU QUANTE HOME PAGE POSSIBILE AL FINE DI FAR GIUNGERE FORTE LA VOCE DELL'ESSERE UMANO CHE ANCORA VIVE IN NOI. UNIAMOCI FINALMENTE.. ALZIAMO INSIEME LA BANDIERA DELL'AMORE.

Innanzitutto la giustizia non è solo un termine letterario ma uno specifico sentimento e desiderio innato che fa parte del DNA dell'uomo così come il bisogno di essere amati ed amare.

Purtroppo però da quando esiste l'uomo sulla terra, la giustizia è stata esercitata da uomini che non sono mai riusciti a gestirla e rispettarla in maniera perfetta (questo vale per tutte le epoche e le società – nda). Inoltre c'è da considerare che l'uomo ha interpretato la giustizia in modo soggettivo e relativo.

Soggettivo, in quanto ogni uomo interpreta ciò che può sembrare giusto da ciò che può sembrare sbagliato in base a tre fattori:

1) Conoscenza e consapevolezza personale

2) Usanze, tendenze, costumi e conoscenze dell'epoca in cui vive

3) Legislazione imposta dal potere umano di turno

Queste hanno influito sulla coscienza dell'individuo.. sul suo modo di percepire il senso di giustizia, sul suo modo di pensare e comportarsi (chi più chi meno – nda).

Relativo, in quanto ha giudicato sé stesso e gli altri in relazione alla concezione di giustizia personale e della legge vigente al suo tempo oltre che in base a vantaggi o svantaggi personali.. e nel caso di un governante anche in relazione alla detenzione del suo potere.

Quindi possiamo affermare che il termine con cui ci riteniamo giusti, individualmente e come società strutturata, è differente da persona a persona, da società a società e da epoca ad epoca. Non tralasciando comunque che ci sono ed esisteranno sempre dei principi di base come l'omicidio, la rapina, il sopruso, la violenza.. che rimangono inalterati nel tempo e in ogni società. Ma oltre a questi ci sono tutti quei comportamenti che possono comunque arrecare danni gravi ad altri o alla natura.. ma che variano e cambiano nel tempo.

Questo è un bug.. un errore della Matrix..!! Che non viene percepito dall'umanità in maniera totale in quanto la vita umana ha breve durata in confronto alla storia secolare. Ma la Giustizia dovrebbe essere Ente Supremo, immutabile, univoca, imparziale, indifferenziata, super partes ed eterna. Ma questo non è affatto così sulla terra. PERCHE'..??

Perché l'umanità non ha ancora compreso che non potrà mai giudicare e distinguere davvero il bene (vero) dal male (vero), senza prima conoscere l'universo intero..!! E ciò è impossibile allo stato attuale. Ma una Giustizia giusta, immutabile, imparziale e Suprema ESISTE COMUNQUE al di fuori della Matrix terrena!!

Così come esistono tra le migliaia di leggi umane, quelle giuste, utili e veramente importanti!!

Eppure assistiamo da secoli al triste spettacolo dell'ingiustizia in ogni sua variegata e a volte inconoscibile forma.

Quasi tutti gli esseri umani nella loro vita si sono innalzati a giudici degli altri e spesso solo per “sentito dire”, da informazioni indirette e incomplete, per passaparola.. in cui l'ingiustizia assume la forma più bieca e non riconoscibile come tale.. IL PETTEGOLEZZO!

Nel nostro secolo le notizie indirette e spesso incomplete vengono rilanciate nel mondo dei media e a loro volta sono riprese dagli uffici di redazione che a loro volta le passano ai capi redattori per la correzione e gli aggiustamenti del “caso” a loro insindacabile giudizio che poi le ripassano agli speaker delle radio ai giornalisti e agli annunciatori TV per darle “in pasto” all'opinione pubblica, così come viene lanciata la carne agli alligatori nelle gabbie.

Da questo passaggio in poi nasce un'ulteriore passaparola di: “HAI SENTITO..”? Così nasce il “giustizialismo”..!! La forma più devastante e aberrante di manipolazione del senso di giustizia nella coscienza individuale e collettiva. Diventando di fatto “gossip” senza che NESSUNO se ne renda mai conto.. tanto per parlare, che male si fa..??

Ultimo esempio eclatante è ciò che è accaduto domenica scorsa al nostro fratello umano Gabriele. [Riposi nella pace in attesa della sua chiamata]

Sin dai primi momenti tutti i media pur riportando la notizia della morte di una persona, non hanno fatto altro che spostare l'attenzione dal fatto più grave e importante EVIDENZIANDO i termini: ultrà.. tifosi.. scontri.. violenza.. teppisti.. illegalità.. sicurezza.. criminali.. ecc. mentre in sottofondo alla notizia passava quasi inosservata la frase: poliziotto spara in aria...

Il TG1 pur dando ampio risalto all'evento manda in continuazione una registrazione video in cui si vede sempre la stessa scena: “..un operatore in tuta bianca con alcune persone intorno che apre e chiude il portellone posteriore dell'auto della vittima.. senza che ci sia nessuno intorno alla scena del crimine..”. Signori siamo o no in un luogo pubblico?? In genere le persone sono assetate di guardare le disgrazie.. o no? Quante volte per strada quando succede un piccolo incidente TUTTI fanno la fila per guardare??

Quel giorno non c'era nessuno..!! Solo poche persone delle forze di PS. Come mai..?

Nel frattempo (in diretta TV) l'inviata [speciale..??] sul posto del TG1 cosa fa..??

Con i potenti mezzi della Televisione Nazionale telefona, badate bene, IN DIRETTA al conduttore del telegiornale.. TELEFONA..??!! E la telecamera..??

NESSUNA intervista in diretta ai proprietari o agli avventori o ai presenti (ce ne saranno stati o era deserto..), nessuna immagine in diretta.. nemmeno fossero a Kathmandu.. frasi confuse.. spiegazioni frammentarie..; non si sa ancora nulla.. scontri fra tifosi.. gruppi di ultrà.. poliziotto spara in aria per dividere e disperdere i VIOLENTI.. nessuno si è accorto di NULLA, sino a quando si sono presentati gli agenti della DIGOS per “sequestrare” i nastri delle telecamere a circuito chiuso... COME..?? Nessuno si accorge di una mega rissa in una stazione di servizio..?? Nessuno nella piazzola di domenica quando il popolo nazional-lavoratore spende i pochi soldi nelle autostrade verso le gioie domenicali..?? Ma se sono sempre piene le piazzole delle stazioni di servizio quando ci passo io la domenica.. può essere che sbaglio itinerario.. forse..!?

A seguire sul 1° canale nazionale il programma “Buona Domenica” apre la puntata con “L'Arena” povero spettacolo di gossip domenicale condotto dal 'Gilletti' che incentra la discussione tutta sui teppisti, violenti, criminali, tifosi e ultrà facendo addirittura rivedere le immagini degli scontri in cui perse la vita, un'altra vittima, il povero Raciti.

Gli invitati ipocriti benpensanti e benvestiti ma poveri in sapienza non fanno altro che urlare.. inveire.. accusare.. i giovani senza più valori, le società calcistiche responsabili dei comportamenti dei loro tifosi, delle leggi troppo permissive, del bisogno di prevenire e reprimere con mano forte gli scalmanati, di inasprire le pene per i violenti, chiedono pene più severe e certe, il messaggio è: mettiamoli tutti dentro e buttiamo le chiavi..!! ..[Sì.. ma chi..??]..

Mentre l'imparziale e candido pseudo-giornalista 'Gilletti' con il suo visino buonista dirigeva il concerto, di questi potenziali intellettuali da mercatino del quartiere, gli venivano consegnate le veline su cosa doveva dire

Mentre tutto questo intratteneva i poveri [nel senso letterale] rimasti a casa con il poco denaro a disposizione per arrivare a fine mese [altrimenti erano tutti sulle autostrade per viaggiare felici verso mete domenicali.. e forse è per questo motivo che la stazione di servizio era deserta..], il parallelo tam-tam telefonico percorreva l'Italia da Nord a Sud gridando: “..un poliziotto ha ucciso un tifoso seduto in auto.. innocente..”. Potete immaginare che nel frattempo gruppi formati da poche centinaia di chissà quali soggetti abbia iniziato un'opera di violenza su cui si sono automaticamente concentrati i media.. e così il faro alogeno è stato spostato dalla scena del delitto e dalla sua gravità per amplificare l'operato di facinorosi e fasulli ultrà che sono serviti da copertura e offuscamento della reazione dell'opinione pubblica.

Di fatto TUTTI il giorno dopo ricordavano un morto ma soprattutto la violenza dei teppisti di strada.. ma non i veri fatti..!!

Complimenti informazione giornalistica per la professionalità e l'imparzialità..!!

Di chi è la colpa..?? Cosa è successo veramente..?? Chi ha sparato e perchè..?? Chi era Gabriele..?? Domande che rimarranno inevase! Mentre rimane la morte di un'altra vittima del male assoluto, dell'ingiustizia, della superficialità, della mancanza di rispetto dell'uomo verso il suo fratello..!!!

Non desidero addentrarmi nei meandri del bosco.. non è mio compito in questo momento.. quello che lo spirito desidera in questo triste momento è solo fratellanza e Amore.

Tu che leggi.. non lasciarti possedere dai vestiti che porti.. non permettere che la divisa da te scelta che sia da tifoso o da militare, da giudice o da governante.. ti possieda al punto da ANNULLARE la tua coscienza.. quello che hai di fronte è un TUO FRATELLO nel bene e nel male.

UCCIDERESTI TUO FRATELLO.. O TUA SORELLA..?? SMETTILA DI ODIARE IL TUO SIMILE..!!
CHI SEI TU.. UOMO.. PER TOGLIERE IL DIRITTO ALLA VITA DI UN TUO FRATELLO..??!!
CHI SEI TU.. CHE GIUDICHI.. PENSANDO DI NON ESSERE MAI GIUDICATO..??!!
CHI SEI TU.. CHE TI FAI GIUSTIZIA DA SOLO FACENDO LA STESSA COSA DI QUELLI CHE CONDANNI..??!!
CHI SEI TU.. CHE NEL NOME DELLA GIUSTIZIA CONDANNI ED UCCIDI..??!!
CHI SEI TU.. CHE NEL NOME DI DIO TI ERGI A GIUDICE DELL'UOMO..??!!
CHI SEI TU.. CHE SUCCUBE DI ALTRI UOMINI UBBIDISCI LORO QUANDO TI ORDINANO DI UCCIDERE UN TUO FRATELLO..??!!
CHI SEI TU.. CHE NEL NOME DEL TUO DOLORE UCCIDI CHI HA UCCISO..??!!
CHI SEI TU.. CHE TI FAI POSSEDERE DAL MALE ANNULLANDOTI COME ESSERE UMANO..??!!
CHI SEI TU.. UOMO..??!!

SEI UN SEMPLICE UOMO, UNA CREATURA, UN PUNTINO SU DI UN PUNTO UN PO' PIU' GRANDE IN UN IMMENSO MARE DI PUNTI, UN NIENTE DI FRONTE AL CREATORE DEGLI UNIVERSI IMMANI.. CREDI TU DI NON DOVERNE MAI RENDERE CONTO..???
STAI SICURO CHE NE RENDERAI CONTO..
ANCHE TU CHE SEI SFUGGITO AL TRIBUNALE UMANO..!!!

IPOCRITA..!!

Abbandona le tue vesti.. spogliati dei tuoi giudizi.. rinasci come un VERO UOMO..!!

Ama e lasciati amare, abbraccia e lasciati abbracciare, condividi con tutto e con tutti la tua vera essenza, godi pienamente della gioia di stringerti con gli altri tuoi simili di qualsiasi natura, colore, divisa, appartenenza, classe, istruzione.. ecc.

SIAMO TUTTI FRATELLI SU DI UN UNICO PUNTO DISPERSO NELLO SPAZIO INFINITO..!!

Fratello tifoso, Fratello ladro, Fratello drogato, Fratello ubriacone, Fratello disperato, Fratello senza casa e lavoro, Fratello nella strada, Fratello di sinistra, Fratello di destra, Fratello di centro, Fratello poliziotto, Fratello carabiniere, Fratello finanziere, Fratello soldato, Fratello operaio, Fratello artigiano, Fratello dirigente, Fratello deputato, Fratello senatore...

Onorevole PRESIDENTE

ASCOLTATE UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO...

Non giudicate e il Padre non vi giudicherà. Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che voi usate per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri Dio tratterà voi. Fate agli altri tutto quello che vorreste fosse fatto a voi.

Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: “Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a nome tuo, e invocando il tuo nome abbiamo fatto molte opere potenti. Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me.. operatori di illegalità.

Se conosciamo e parliamo tutte le lingue del mondo e anche quelle degli [angeli]
ma non abbiamo Amore, siamo un cembalo rimbombante, uno strumento che suona a vuoto.
Se abbiamo il dono di essere profeti e di conoscere tutti i misteri,
se possediamo tutta la scienza e tanta fede da smuovere i monti,
ma non abbiamo vero Amore, non siamo niente.
Se diamo tutti i nostri averi ai poveri, se sacrifichiamo il nostro corpo
ma non abbiamo vero Amore, non serve a nulla.
Perchè chi Ama davvero è...
paziente e generoso. Chi Ama non è mai invidioso, non si vanta
non si gonfia di orgoglio.
Chi Ama è generoso, è rispettoso...
non cerca mai il proprio interesse, non cede alla collera e al male...
dimentica i torti subiti.
Chi Ama davvero non gode dell'ingiustizia,
la Verità è la sua gioia.
Chi Ama è sempre comprensivo, sempre fiducioso, sempre paziente,
sempre aperto alla speranza.
L'Amore non tramonta mai. Cesseranno i doni dello Spirito..
il dono delle lingue cesserà, la profezia sarà eliminata,
la conoscenza svanirà. Poiché abbiamo conoscenza parziale
e la profezia è limitata.
Ma quando sarà arrivato ciò che è perfetto,
ciò che è parziale sarà eliminato.
Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo e ragionavo come un bambino.
Ma da quando sono un uomo ho smesso
di agire così.
Poiché oggi vediamo in maniera confusa,
come per mezzo di un vecchio specchio,
ma allora sarà faccia a faccia.
Al presente conosciamo parzialmente,
ma allora conosceremo accuratamente
come siamo accuratamente conosciuti.
Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno:
fede.. speranza.. amore.
Ma di queste la più GRANDE di tutte è...

AMORE...!!

Arrivederci Filippo.. arrivederci Gabriele..

B O J S

Liberatoria: Il presente materiale è liberamente copiabile e riproducibile senza alterarne il senso in tutto o in parte citando sempre il Blog e l'autore dell'articolo.

Ringrazio coloro i quali vorranno condividere questo articolo nel proprio Blog, inviarlo con posta elettronica o stamparlo per farlo leggere a chiunque pensano possa capire.

Grazie di cuore

Testo tratto da Freenfo

giovedì 15 novembre 2007

La Bellezza, riusciamo ancora a vederla...

Ho deciso di postare questa scena di "American Beauty" un film di qualche anno fa, che fece incetta di oscar... E' un film che parla della tipica famiglia americana: perfetta e precisa all'apparenza, disastrata e piena di problemi all'interno.
All'interno di tutta la vicenda c'è un messaggio sul quale il regista ha voluto soffermarsi: la bellezza.

Non la bellezza esteriore delle cose o delle persone, ne tanto meno della bellezza che viene accettata dalla società, ma la bellezza intriseca delle cose.
Cioè quello che è bello per ognuno di noi. E non è importante se non lo è per nessun altro, l'importante è che noi stiamo bene con noi stessi di fronte a tale bellezza. La vera bellezza, l'armonia delle cose nel mondo.

Comprendo che è un concetto ostico per chi non ha visto il film, ma cercherò di essere il più chiaro e semplice possibile.
Nel film l'attore dice che "c'è talmente tanta bellezza nel mondo da star male".
Ed è vero, è verissimo.

C'è talmente tanta bellezza nel mondo che con tutto il male che ci circonda, i problemi, la diffidenza reciproca, l'indifferenza, la sofferenza... E' molto facile non vederla, ma come ci sforziamo ogni giorno di non impazzire di fronte al male che ammorba il mondo, dobbiamo sforzarci di vedere la bellezza che c'è nel mondo.

Nelle mani dei bambini, nei sorrisi delle persone, nella danza degli uccelli, nella pioggia d'estate, nella legna che scoppietta nel camino d'inverno... In tutto quello che vogliamo!! Perchè se non riusciamo a cogliere questa bellezza a cosa viviamo a fare??

venerdì 9 novembre 2007

L'estremo oltraggio

lettera di Marco Travaglio a Enzo Biagi, pubblicata dall'unità

Caro Enzo,

non vorrei disturbare il tuo secondo gior­no di Paradiso, anche perché ti immagino lì af­facciato sulla nuvoletta in compagnia delle tue adorate Lucia e Anna e dei tuoi amici Montanelli e Afeltra.

Ma, se vuoi farti qualche sana risata, dai un'oc­chiata a quel che sta accadendo in Italia intor­no alla tua bara, perché ne vale la pena. Berlu­sconi è fuori concorso: ieri ha ringraziato l'Uni­tà per aver riportato il testo dell'editto bulgaro in cui ti dava del “criminoso” e ordinava ai suoi servi furbi di cacciarti dalla Rai. “L'Unità - ha detto - finalmente mi ha reso giustizia”. Dal che puoi dedurre quale sia il suo concetto di giustizia. Poi ha rivelato che l'editto bulga­ro non c'è mai stato.

Ma, a parte il Cavaliere che ormai appartiene all'astrattismo, o al futurismo, ci sono tanti colleghi che, appena saputo della tua morte, han ritrovato la favella sul tuo conto, dopo un lungo silenzio durato sei anni, e han cominciato a parlare a tuo nome.

Marcello Sorgi - chi non muore si rivede - ha scritto sulla Stampa che “il maggior dolore di Biagi, nel 2002, all'epoca dell'editto” bulgaro, non fu l'editto bulgaro medesimo, ma “il ritrovarsi nel calderone berlusconiano dei reietti insieme con Santoro, Freccero, comici come Luttazzi e la Guzzanti e così via”. Gentaglia, insomma.

Non ricorda, il poveruomo, che tu eri orgoglioso di quella compagnia, come hai ripetuto mille volte nei tuoi ultimi libri e nelle tue dichiarazioni, al punto di farti intervistare per due ore da Sabina per il film “
Viva Zapatero” e di intervistare Luttazzi all'inizio della tua ultima avventura televisiva.

Poi ci sono Feltri e Cervi, che approfittano della tua dipartita per dire che in fondo, tra te e il Cavaliere, è finita pari e patta. “Biagi l'ha fatta pagare ai suoi detrattori e loro l'hanno fatta pagare a lui”, anzi “Biagi e Berlusconi si somigliano”. Cervi, sul Giornale che ti ha insultato per sei anni di fila raccontando che te n'eri andato volontariamente dalla Rai per intascare una congrua liquidazione, riconosce spericolatamente che “Berlusconi ha sbagliato”, ma pure “Biagi aveva ecceduto”: uno a uno, palla al centro.

Anche il nostro amico Michele Brambilla, purtroppo, scambia le cause con gli effetti, non distingue il lupo dall'agnello e domanda a chi osa rammentare chi e come ti ha rovinato gli ultimi sei anni di vita: “Ma perché tutto questo rancore?”. Parla addirittura di “uso politico della morte”, come se non fosse proprio chi ti ha voluto e fatto tanto male a usare la tua morte per minimizzare l'accaduto o addirittura negarlo o comunque raccontarlo a modo suo, profittando del fatto che non puoi più smentire certe frottole.

Brambilla cita una frase di Paolo Mieli: “Non credo che Enzo avrebbe voluto essere ricordato per quell'episodio”.
Strano: ci avevi dedicato gli ultimi tre libri (l'ultimo, scritto con Loris Mazzetti, s'intitola “Quello che non si doveva dire”) e ne parlavi sempre come della peggiore violenza che tu avessi mai subito nella tua vita, peggio di quella della Dc che ti silurò dal tg Rai nei primi anni 60 e di quella di “Artiglio” Monti che ti cacciò dal Resto del Carlino.

Così il diktat bulgaro viene ridotto a incidente di percorso, a sfogo momentaneo, peraltro giustificato dalle tue “esagerazioni” (avevi financo intervistato Montanelli e Benigni). E nessuno ricorda che ancora un anno fa l'amico Silvio, quello che ti stimava tanto, non contento di averti fatto licenziare dalla Rai, chiese di farti fuori anche dal Corriere: “È una vergogna che un giornale come il Corriere della Sera ospiti i rancori di un vecchio rancoroso che ce l'ha con me” (Ansa, 21 maggio 2006).

Per fortuna è rimasto in vita qualche tuo vecchio amico di buona memoria, come Sergio Zavoli, che ha ricordato come la tua “prova più ardua e iniqua” sia stata proprio l'editto bulgaro. Ma è uno dei pochi. Era già accaduto al vecchio Indro, anche lui come te troppo generoso per aggiungere al testamento la lista delle persone che non avrebbe voluto alle sue esequie (lui però, forse presagendo l'affollamento di coccodrilli e paraculi attorno al feretro, diede disposizione di non celebrare alcun funerale).

Prima di salutarti, caro Enzo, ti segnalo un'ultima delizia: Johnny Raiotta, quello del Kansas City, ha chiuso lo speciale Tg1 a te dedicato con queste parole: “Biagi fu cacciato dal tg dopo pochi mesi, io al Tg1 sono durato già il doppio. In qualche modo, l'Italia migliora...”. Che vuoi farci, è l'evoluzione della specie.

Marco Travaglio

mercoledì 7 novembre 2007

Luxuria: " Mi vietano di fare da testimone"


Altro che matrimoni gay. Se non sei eterosessuale alle nozze non puoi fare neppure da testimone. Questa, almeno, è la denuncia del deputato transgender del Prc, Vladimir Luxuria, che ha raccontato di aver dovuto rinunciare a fare da testimone al matrimonio della cugina, al Santuario dell'Incoronata, a Foggia, in seguito a uno specifico divieto imposto dal vescovo del capoluogo pugliese.

Il vescovo di Foggia, Francesco Pio Tamburrino, in serata avrebbe però cambiato idea, assicurando che Vladimir Luxuria "potrà tranquillamente fare il testimone di nozze avendo compiuto 18 anni, poiché per la legge, per essere testimone, è sufficiente che una persona sia maggiorenne". Ma la polemica è gia innescata e non frenano diffidenze e pregiudizi storici. Le nozze si terranno il 18 settembre del 2008.

Il ministro per i Diritti e le Pari Opportunità Barbara Pollastrini è intervenuto definendo "un atto di saggezza", la decisione dell'Arcivescovo di Foggia di ammettere la deputata come testimone.

Ma la marcia indietro del Vescovo non placa la rabbia di Luxuria. "E' un fatto gravissimo - accusa - che dimostra ancora una volta la lontananza dei vertici ecclesiastici dalla comunità cattolica, sempre più aperta e tollerante". "Per quanto mi riguarda - racconta il parlamentare di Rifondazione - ho accettato la richiesta di mia cugina e del futuro marito senza opporre alcun problema riguardo alla scelta di sposarsi con rito cattolico. Sono una persona educata e rispetto i valori altrui, quindi mi sarei aspettata un atteggiamento altrettanto tollerante da parte del vescovo".

"Credo che questo divieto - attacca - non sia legittimo in quanto non mi risulta che tra i requisiti per fare il testimone non possa rientrare la mia persona. E' una faccenda che mi rattrista e non certo isolata. Molti, meno in vista di me, ogni giorno, subiscono queste umiliazioni senza poter fare nulla". "Quanto accaduto non cambierà nulla rispetto ai sentimenti che mi legano a mia cugina e al suo compagno ma spero - conclude - che possa contribuire a far calare il velo di ipocrisia che spesso circonda gli 'affari' della Chiesa".

A favore e contro, le risposte del mondo politico non si sono fatte aspettare. Secondo il presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Rossana Praitano, si tratta di un atteggiamento "inaccettabile, che rappresenta a pieno quello che la Chiesa cattolica fa da anni pur negandolo, ovvero una continua ed incessante discriminazione delle persone gay, lesbiche e transessuali".

testo tratto da Repubblica.it

Secondo voi la Chiesa un giorno accetterà mai il fatto che esistono persone che con un orientamento sessuale differente da quello eterosessuale?? E che ciò non mina affatto i valori della famiglia e quelli del cristianesimo??

lunedì 5 novembre 2007

Zenga, una brava persona...


Questa sera, mentre cenavo guadavo come ogni sera il telegiornale di La7, l'unico in onda alle 20.00 che riesca a dare un informazione abb. imparziale.
Dopo le solite notizie di cronaca ed informazione sono rimasto piacevolmente colpito da un'intervista ad un grande ex-calciatore Walter Zenga.

Zenga non ha parlato assolutamente di calcio o di sport in generale, ma anzi ha criticato penantemente il governo attuale italiano, in merito all'omicidio perpetuato nei giorni scorsi da un Rom nei confronti di una ragazza italiana.

E' stato l'unico a sottilineare che la gravità del reato non è dipesa dalla cittadinaza o dalle oridini etiniche del criminale, non esistono popolazioni più o meno propense a commettere reati.
Altrimenti noi da buoni italiani dovremmo essere bollati per il resto della nostra vita come Pizza, Mafia e Mandolino e non dire niente, anzi andarne fieri dei nostri prodotti tipici!!

Un personaggio politico che va in piazza o in chiesa che i Rumeni sono tutti delinquenti che devono essere messi in prigione e che la loro espulsione dai confini italiani è "troppo poco" deve essere messo in carcere...
Cioè ma sei un politico e una figura dello stato o un ubriacone da bar che dice l'ultima cosa che gli passa per la testa. Tutto questo poi detto da un Italiano, paese principe dell'immigrazione.

Zenga ha voluto attaccare gli esponeti politici che in questi giorni parlano di espulsione o di pulizia di massa... E' troppo facile generalizzare, è ancora di più dopo che avvengono questi reati.
20 mesi fa non si sapeva dell'esistenza di tutti questi campi Rom abusivi e ricettacolo di criminalità, prostituzione e droga?? Veramente non si sapeva??

Parlare ora è veramente ingiusto nei confronti della vittima, diventata un martire solo per l'odio e la paura grescente (anche giustificata) della società moderna; ma è sopratutto fuori luogo perchè non cambia veramente niente anzi tutto ciò peggiora le cose.

Mi sbaglio??

giovedì 1 novembre 2007

Il Taser torna a fare notizia. Stavolta uccide...

Isola di Parole torna a parlare di Taser, avevo già parlato del "giocattolino" in merito alla vicenda di Andrew Meyer, "tazzarato" quando tentò di parlare a Jonh Jerry.

Questa volta Robert Dziekanski è deceduto all'aeroporto di Vancouver dopo essere stato tramortito con un taser. Secondo i testimoni, le forze dell'ordine sarebbero andate per le spicce: dopo soli 24 secondi dal proprio intervento - Robert non parlava neppure inglese - hanno proceduto a sparare.

All'arrivo dei soccorsi Dziekanski, caduto in stato di incoscienza, è stato dichiarato morto.
La storia sembra essere una collezione di eventi sfortunati. Una decina di giorni fa, dopo 14 ore di volo dalla Polonia, Dziekanski si preparava a ricongiungersi con la madre, già emigrata in Canada. Non sono bastate, tuttavia, dieci ore di fila alla dogana per sbrigare le pratiche di ingresso.

Robert si è infuriato sempre di più, anch
e perché non gli era permesso di comunicare in alcun modo con la madre, che lo attendeva nel terminal. E, raccontano gli agenti intervenuti, si sarebbe opposto alla loro decisione di tentare di calmarlo. Dopo circa sei ore di attesa alla madre era stato comunicato che Robert non era all'aeroporto.

La donna aveva quindi fatto ritorno a casa, distante 5 ore di auto, solo per scoprire al suo arrivo un messaggio in segreteria che la
informava che il figlio era stato trovato. Dziekanksi moriva poco dopo l'una di notte, colpito dalla scarica elettrica del taser, mentre la madre era di nuovo in viaggio per andare a prenderlo.

Secondo quanto riportato dai media locali, i soccorsi avrebbero tardato ad arrivare. È stata aperta una inchiesta: pare ci siano diversi video forniti da testimoni che potrebbero aiutare a fare luce sull'accaduto. Qui di seguito un videonotiziario locale con il servizio su quanto avvenuto. (L.A.)

testo tratto da punto-informatico.it

Il Taser è uno strumento ancora sconosciuto a molti, per questo ho deciso di fare un piccolo sunto della definizione di Wikipedia
Il termine taser è un marchio depositato dalla TASER International, Inc. ed è l'acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle, dove Tom Swift è il nome del personaggio di un fumetto. Questo termine è usato per riferirsi a dei dispositivi come armi da difesa "meno che letali" che fanno uso dell'elettricità per far contrarre i muscoli del soggetto colpito.
L'esatto preocedimento della sedia elettrica, indotto però con una scarica minore

Il Funzionamento è molto semplice. Si spara al malvivente e...
...quando viene azionato il taser proietta due piccoli dardi con traiettorie non parallele modo da aumentare la distanza i due, perché l'efficacia aumenta quanto più i dardi sono distanti tra loro. Questi dardi sono collegati tramite dei fili elettrici al resto del dispositivo il quale produce una scarica ad alto o voltaggio e basso amperaggio, che viene rilasciata in brevissimi impulsi.

Amnesty International lamenta che dal 2001 siano morte 142 persone colpite dai taser, TASER International afferma che i taser non hanno mai causato decessi. I medici legali dichiarano che i taser sono stati una delle cause che hanno contribuito alla morte di 10 persone (le altre cause concorrenti sono state, ad esempio, l'assunzione di un grosso quantitativo di droga e l'eccessivo sforzo fatto per resistere all'arresto).

Uno studio finanziato dal National Institute of Justice e svolto dalla Wake Forest University School of Medicine prendente in esame 1000 casi di individui colpiti da un taser ha riportato che in nessun caso il taser fu causa di morte. Secondo lo studio il 99.7% dei colpiti non riportò danni o subì danni leggeri (lividi, sbucciature) mentre il rimanente 0.3% dovette ricevere cure ospedaliere. I feritimenti erano causati dalla caduta dei soggetti dopo essere stati colpiti dal taser.

Praticamente per concludere, Il Taser non uccide se cadi e ti contorci in modo composto ed educato, se invece ti butti a terra dolorante come un maiale e batti la testa e magari schiatti... Beh?!?! Cazzo è colpa tua!!! Come è successo a Robert Dziekanski

Bella giustizia di MERDA!! Non trovate???