«La cultura gay online: il caso italiano» è il tema della tesi con cui Pasquale Quaranta, 24 anni, di origine salernitane, si è laureato a pieni voti in Scienze della comunicazione. 140 pagine che analizzano e cercano di comprendere in che modo internet permette alla comunità gay di diffondere la propria cultura. Una tesi a modo suo rivoluzionaria nel panorama universitario italiano. “E' una realtà work in progress, fatta di persone e progetti che valorizzano l'agire comunitario e la produzione cooperativa del sapere” dice lo stesso Quaranta.
In modo particolare il neolaureato si è soffermato sui siti di cultura omosessuale italiani.
«Nella carta stampata è facile trovare resistenze da parte degli editori, in Rete ognuno è editore di se stesso, come dimostrano molti gruppi auto-organizzati» dice lo stesso autore.
Ma internet comporta alcuni rischi: «Il più frequente - spiega Quaranta - è quello di strumentalizzare il portato della cultura gay. Penso ad esempio allo sfruttamento commerciale, mentre ci sono esperienze, come gay.it o gay.tv, che sono un esempio di coniugazione fra impresa e difesa dei diritti civili. A questo, bisogna fare attenzione: a non abdicare agli ideali della cultura gay per scopi meramente commerciali, che la Rete, ovviamente, favorisce».
Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna questo tipo di studi universitari e queste tesi di laurea sono attivi da anni. Da noi, nel nostro Paese invece gli Atenei sono, per così dire, “impermeabili” a studi sull'argomento: li si fanno rientrare solo negli studi di genere.
«Questa tesi – spiega ancora Quaranta - è un'indagine non quantitativa della realtà gay online ma un'analisi qualitativa dei siti di cultura gay generati dalla comunità omosessuale in lingua italiana.
Secondo alcuni gay, Internet è il paradiso dell'informazione; secondo altri il paradiso della pornografia, o il ritrovo di sessuomani o di pedofili. Al di là di questi semplici riduzionismi, ci chiederemo, da un lato, quali siano davvero i rischi e le opportunità della Rete per la comunità gay italiana e, dall'altro, in che modo - e attraverso quali siti Internet - la cultura gay sia generata ondine».
Il lavoro di ricerca del nostro neolaureato in Scienza della Comunicazione ha riguardato siti Internet quali Gay.it S.p.A. e Gay.tv «cercando di capire come si possano conciliare “impresa” e “impegno per i diritti civili”; commenteremo Gaynews.it a titolo di esempio per un'informazione militante».
A livello metodologico sono stati scelti quegli «spazi online che valorizzano l'agire comunitario e la produzione di conoscenza condivisa, pur nel rispetto dei differenti punti di vista» aggiunge ancora l'autore. Sono invece stati esclusi dal campo di indagine i siti pornografici, o nei quali comunque «l'esibizione del sesso e l'eccitazione sessuale dell'utente sia l'obiettivo del webmaster; - spiega ancora Quaranta – sono stati esclusi anche i siti anche d'arte che richiedano un adult check per l'accesso, a meno che le sezioni culturali siano al di fuori dell'area ad accesso limitato ai maggiorenni; non sono stati analizzati neanche i siti di puro e-commerce privi di qualunque contenuto rientrante nelle definizioni riportate sopra, a meno che non trattino prodotti culturali (libri, video, cd...) a tematica omosessuale; i siti gay personali, quelli di puro dibattito politico-partitico; i siti di associazioni gay, che non abbiano neppure una sezione dedicata alla cultura gay; o quelli di servizi per gruppi gay utilizzati per dare semplici comunicazione delle attività del circolo; i siti scritti interamente in una lingua diversa da quella italiana, o in cui la sezione di cultura gay non sia in lingua italiana».
Pasquale Quaranta, nella sua tesi di laurea, si è anche occupato del Progetto Omosessualità dell'enciclopedia libera online Wikipedia, del portale Culturagay.it, e del sito Omofonie.it per quanto riguarda la storia e le fonti del pensiero omosessuale.
L'indagine ha riguardato anche il motore di ricerca Google.it «cercando di capire – ci dice ancora il giovane neolaureato - come la comunità gay si rappresenta online e come essa è rappresentata, a sua volta, da un sito come laStampa.it nella cronaca di un Gay Pride nazionale».
Nell'appendice di questo interessante lavoro giornalisti, scrittori, ed esponenti della comunità gay italiana hanno esposto le loro opinioni sui siti da loro curati con contributi del tutto inediti.
testo tratto da Mega Chip
3 commenti:
ciao!!! grazie per essere passato, accetto volentieri lo scambio di link!!!
mi piace il tuo blog, bello!
ciaociao
passa ancora a trovarmi!
di Quaranta rimane alla cronaca anche un fatto politico di alcuni mesi fa..
ecco il link
alla notizia:
Non lo sapevo, grazie della dritta Vittorio.
Quaranta deve essere sicuramente un ragazzo veramente incredibile.
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