
tratto da "www.lastampa.it" del 20 agosto 2007 a firma di Maurizio Molinari
CORRISPONDENTE DA NEW YORK
«Amo l’America e per questo ne metto in luce i difetti». Michael Moore parla del suo ultimo film Sicko alla vigilia del debutto in Italia, distribuito da 01, spiegando la scelta di denunciare il sistema sanitario Usa «per mettere in risalto come l’Europa abbia modelli migliori». Ma ha qualcosa da dire anche sulla sanità italiana: «Le vostre falle dipendono dalla carenza di fondi pubblici, Sabina Guzzanti dovrebbe farne un film».
Come è nato «Sicko»?
«Ho iniziato chiedendo attraverso Internet alla gente di raccontarmi le loro esperienze. Ho ricevuto 25 mila email. Sono rimasto scioccato da molti racconti, la cosa che più mi ha colpito è che le cose peggiori sono capitate a chi possiede l’assicurazione, alle famiglie della classe media che pensavano di essere al sicuro ma poi si sono accorte che l’assicurazione non pagava i conti di ospedali e dottori».
Perché sottolinea l’esodo degli americani verso il Canada per curarsi, quanto è grande questo fenomeno?
«Una donna mi ha segnalato il fenomeno, siamo andati a vedere lungo il confine e ci siamo accorti che riguarda una moltitudine di americani in cerca di cure. I canadesi non sono molto contenti del film, adesso temono un’invasione».
Il film accusa tanto i democratici quanto i repubblicani di non sapere o volere riformare la sanità. Ritiene dunque che l’America sia senza speranza?
«Riformare il sistema sanitario pubblico è possibile fino a quando l’America resterà una democrazia. Il popolo può chiedere le leggi adatte. Ma il 70 % della gente è contro la guerra in Iraq e siamo ancora lì. Ciò che il popolo vuole conta poco...».
«Edwards vuole anche mantenere le compagnie di assicurazione e io sono contrario. Le assicurazioni private devono essere abolite».
«Non si può ragionare in termini di profitto quando c’è in gioco la salute. Le assicurazioni puntano a fare profitti sulla salute: è una contraddizione».
«Con un sistema sanitario pubblico per tutti i cittadini, capace di garantire una copertura totale. Senza eccezioni».
«Gli scandinavi, sopratutto i norvegesi, sono i migliori del mondo. Ma l’Oms considera
«I francesi si lamentano della loro sanità pubblica, come italiani e canadesi, ma siete tutti dei gran viziati. Guardando all’Europa con gli occhi americani si rimane a bocca aperta, da voi la società si occupa dei singoli, da noi no».
«Voi ritenete che sia diritto di ogni malato vedere un dottore mentre da noi conta solo chi può pagare. Si pensa a se stessi, la salute altrui non interessa. Voi credete di essere tutti nella stessa barca mentre da noi prevale l’idea che ognuno fa per sè e gli altri poco importano. L’America deve liberarsi da questo individualismo».
«Avete molte falle. Sta agli italiani decidere cosa fare per porvi rimedio. A mio avviso il problema non è nel sistema sanitario vero e proprio, la cui idea di base è molto buona, ma nel fatto che continuate a eleggere governi che distolgono denaro. E’ la grave carenza di fondi pubblici che causa l’assenza di dottori, laboratori, macchinari moderni».
«Mi attaccano perché svelo qualcosa di molto imbarazzante: un bambino nato a Cuba ha più possibilità di arrivare al primo compleanno rispetto a un coetaneo americano».
«In America vi sono oltre due milioni di persone in prigione, più di ogni altro Paese del mondo. In America c’è una odiosa discriminazione raziale. In America vi sono talmente tante e gravi violazioni dei diritti umani che per me, come americano, è molto difficile mettere all’indice violazioni che avvengono in altri Paesi, come Cuba. Come suggerisce Gesù, dobbiamo prima guardare a noi stessi».
«Vorrei essere amato da tutti».
«Andate a vedere i miei film. Chi mi odia non li ha mai visti, ha solo creduto alla propaganda di destra. Sono convinto che anche chi è in disaccordo con me una volta visti i miei film si renderà conto che amo l’America, e per questo denuncio ciò che non va».
«No, deve essere il vostro Michael Moore a farlo. E lo avete in Sabina Guzzanti».
testo tratto da Nuovo Mondo
4 commenti:
Sono d'accordo che Sabina Guzzanti può svolgere un ruolo criticio in Italia importante. Giulia
Mi chiedo come facciano a non starsene zitti tutti gli italiani che si lamentano del NOSTRO sistema sanitario...devo vedere il film in un modo o nell'altro
Giulia credo anch'io che Sabina Guzzanti sia una voce determinate e sincera della scena italiana, ma spero vivamente che non resti isolata . Ma che altre persone si "sveglino" dei problemi italiani!!
Vincent gli italiani, come il resto delle persone del mondo, guarda unicamente al proprio piatto di minestra. Non riesce a capire che possano esistere persone più sfortunate, che farebbero carte false per avere quello che abbiamo noi.
Quindi non mi sento di biasimare i pazienti italiani. In quanto, è cosa comune criticare il sistema o la società solo quando si subisce un disagio od un torto in prima persona; enon ci si indigna mai di fronte hai problemi delle altre persone.
E' una piaga diffusissima!!
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