lunedì 15 ottobre 2007

Il tabù del Genocidio Armeno!!!

La Commissione Esteri della Camera Usa aveva presentato in questi giorni una mozione che definisce "genocidio" il massacro degli armeni da parte dell'Impero Ottomano durante la Prima guerra mondiale. La reazione di condanna di Ankara è giunta immediata dal presidente Abdullah Gul, che ha definito 'inaccettabile' il documento e ha messo in guardia sul "possibile deterioramento dei rapporti Turchia-Usa".

"L'approvazione di questo documento è stato un gesto irresponsabile che, in un momento particolarmente sensibile, renderà ancora più difficili le relazioni con un amico e alleato e una partnership strategica coltivata per generazioni", recita una nota diramata dal Ministero delgli Esteri turco. E' inaccettabile - conclude la nota - che la nazione turca sia accusata di qualcosa che non è mai accaduto nella storia".

A distanza di 92 anni la Turchia, paese alleato della NATO, ponte tra oriente ed occidente (con una posizione strategica per la logistica militare della guerra americana in Iraq), continua a negare un fatto storico comprovato e condannato unanimemente da tutti i paesi civilizzati (Francia in testa, dove risiede una nutrita comunità di eredi dei profughi armeni), fatto di una gravità paragonabile a quella dell'Olocausto.

Ovviamente il presidente Bush, per ovvi ed evidenti interessi correlati con le operazioni di guerra in Iraq, aveva intimato alla commissione di non presentare la simbolica condanna dell'operato dei turchi. La mossa della Commissione Esteri americana ha surriscaldato i rapporti tra i due paesi, già tesi per divergenze sulla gestione della questione curda.
Il 70% dei trasporti cargo aerei diretti nel Paese mediorientale transitano dalla Turchia.

Un'altra tessera del mosaico che si va ad aggiungere alle tensioni nell'area mediorientale, con già gli americani alla ricerca di pretesti per iniziare a bombardare anche l'Iran.

testo tratto da Disarmonie di Pianura

Mi scuso con gli assidui lettori, in quanto nelle ultime settimane non sono riuscito a postare con con molta regolarità, infatti questa notizia risale al 10 ottobre.
Ma è un tema che sta a cuore ad Isola di Parole, infatti avevo già citato un film italiano che ne parlava: La Masseria della Allodole.

E' incredibile che a distanza di un secolo il governo turco neghi ancora l'accaduto, ma soprattutto con una tale forza e determinazione tale da richiamare in patria in questi giorni l'ambasciatore turco distaccato in U.S.A.
Ma non solo, chiunque in Turchia parli di "Genocidio Armeno" rischia 3 anni di carcere.

Bush ovviamente guardando solo al suo profitto da petroliere si è visto sfuggire un "valido" alleato alla conquista dell'Iraq e dei suoi pozzi. Quindi ha prontamente leccato il culo al governo arabo e non trovando di meglio ha cominciato ad attaccare i Curdi. Non so se ci avete fatto caso, ma dall'inizio della guerra in Iraq non si è sentito un solo incidente provocato nell'Iraq nord-occidentale, regione controllata dai Curdi (nemici storici della Turchia).

Adesso dopo l'incidente diplomatico, si è sentito alla radio e in televisione di un sacco di problemi che sussistono in nord-Iraq, e che necessitano dell'attenzione dell'esercito americano... Casualità??

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