martedì 5 febbraio 2008

L'Emergenza Ambientale?? Al Tg1 viene dopo Erba e i Presepi

Due servizi giornalistici su duecentoquarantacinque, 168 secondi su un totale di sei ore e mezza di notizie.
Nei tredici giorni della conferenza di Bali il Tg1 delle venti ha di fatto ignorato l'evento organizzato dall'Onu, dedicandogli soltanto lo 0,69% della programmazione. Numeri sconcertanti, soprattutto se si paragonano allo spazio garantito dalla testata di Gianni Riotta ad altri eventi di dubbia rilevanza sociale come ad esempio i consigli su alberi, presepi e regali natalizi (817 secondi) la Prima alla Scala di Milano (236 secondi) o l'elezione della bambina più buona d'Italia, alla quale è stata riservata, oltre al servizio, un'esaustiva intervista in studio (in tutto 185 secondi).

Nel mese di febbraio verranno pubblicati i risultati del monitoraggio dei telegiornali delle tre reti Rai effettuato dall'associazione “Megachip-democrazia nella comunicazione” (www.megachip.info) nei giorni della conferenza in Indonesia (dal 3 al 15 dicembre), che ha riunito rappresentanti di 180 nazioni per aggiornare il trattato di Kyoto e trovare nuove soluzioni per l'emergenza climatica in atto. Nonostante la rilevanza dell'evento, il Tg1 – di cui anticipiamo i dati - ha scelto di trattare l'argomento soltanto in tre edizioni.

Se il Tg1 ha concesso uno spazio così irrilevante a una questione tanto importante, di che cosa ha parlato per tutto il resto del tempo? Più del 20% del totale (un'ora e mezza circa su oltre sei ore) viene dedicata al teatrino della politica, affidando la cronaca alle sole dichiarazioni degli onorevoli e riducendo il giornalista a semplice portavoce di un falso dibattito. Completamente assenti la critica, l'approfondimento, la ricostruzione degli eventi, il commento indipendente.

Più o meno lo stesso tempo dedicato alla politica viene riservato alla cronaca, all'interno della quale rientrano notizie relative al maltempo, alla criminalità, agli incidenti stradali, ma soprattutto a episodi di cronaca nera, che da sola occupa quasi il 10% dei notiziari. Interessante notare come la spettacolarizzazione della vicenda di Azouz Marzouk, a un anno di distanza dalla strage che ha distrutto la sua famiglia, abbia conquistato 371 secondi contro i 168 dedicati a Bali.

Da registrare inoltre il continuo ricorso alla cronaca rosa, al gossip e alle curiosità che vengono da tutto il mondo, dal quindicesimo compleanno degli sms al cocktail a base di oro e diamanti più caro al mondo, fino all'immancabile scambio di cuccioli tra una scrofa e una tigre, grazie al quale la suina allatta i piccoli del felino e viceversa.

Un'ultima considerazione la merita la strage avvenuta alla Thyssenkrupp di Terni nei tredici giorni osservati e che insieme allo sciopero degli autotrasportatori falsa l'entità dell'attenzione dedicata al tema del lavoro. Un evento che conferma quanto i media si rivolgano a tragedie come le morti bianche, quattro al giorno di media nel 2006, solo quando si verificano gravi incidenti come quello dell'acciaieria di Terni, che vengono raccontati con il registro della cronaca nera, invece di approfondirne le cause sociali del problema.

In conclusione l'analisi del Tg1 ci consegna un notiziario che per rincorrere le logiche commerciali dell'Auditel finisce per snaturare il proprio ruolo di servizio pubblico e trasformarsi in un prodotto ibrido che mescola informazione e intrattenimento.
A farne le spese sono principalmente le notizie di rilevanza collettiva, come l'emergenza ambientale, alle quali peraltro il contratto di servizio Rai impone di dedicare un'adeguata copertura: ma se i media televisivi non informano i cittadini delle cause del
global warming e dell'urgenza di un drastico e doloroso intervento, come potremmo mai mettere mano alle soluzioni necessarie per invertire la pericolosa rotta seguita dall'uomo e intraprendere la strada del cambiamento?

testo tratto da Megachip

Signori ormai starò diventando un "fissato" della libera ed alternativa informazione, ma le cifre parlano chiaro...Ditemi la vostra nell'area commenti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unica alternativa è insistere con l'informazione in rete,affinchè sia sempre più palese che non ci si può fidare di una televisione fin troppo manipolabile. Sarà dura, anche perchè la tv è un intrattenimento a basso costo per la maggior parte della gente,e sopratutto distrae dai quotidiani dispiaceri.

Anonimo ha detto...

Cari Ettore, Freenfo, Taz , trovo grandioso che sempre più voci si levino in difesa della libera informazione e nella denuncia degli abusi perpetrati ai danni degli indifesi cittadini, ed il vostro impegno in questo è lodevole. L'idea di "Conctat " è ottima per unificare questi intenti e sarebbe
auspicabile che la partecipazione fosse sostanziosa. Naturalmente
converrete che per avere un effetto maggiore che possa premiare i vostri sforzi, si dovrebbe raggiungere un pubblico più vasto, se non altro per farvi conoscere. Mi chiedevo, e lascio a voi trovare il modo, se in determinati momenti, con determinati articoli, poteste fare fronte comune
perchè questo possa verificarsi. Naturalmente il mio è solo un auspicio,
nella speranza che il vostro lavoro venga valorizzato e porti i frutti sperati.
Vi ringrazio per la vostra accoglienza e vi faccio i miei più sinceri auguri.

Taz ha detto...

Grazie a te Timmy per la stima e per l'interesse che hai per il mio "lavoro" in difesa della libertà di parola, di informazione e dei diritti umani...

Per quanto riguarda il progetto "Contact" penso che a breve inizi e che faccai da megafono alle nostre voci.

Per la partecipazione con Ettore e Freenfo volevo ringraziarti per avermi paragonato a loro, li considero 2 giganti della contro-informazione. E non so quanto sia fattibile una collaborazione, anche se proverò a sentire cosa mi diranno...

Allora a presto
Taz

Domenico Letizia ha detto...

che schifo questa informazione.....
il prpblema che poi è il più grave e che stanno facendo abituare a vivere con questa emergenza questa è la cosa più grave abituarsi ai rifiuti.
http://brigantilibertari.blogspot.com/