lunedì 22 ottobre 2007

Fermiamo il Femminicidio di Ciudad Juarez


Marisela Ortiz Presidente dell'associazione vittime di Ciudad Juarez, la città messicana di confine con gli Stati Uniti dove dal 1993 ad oggi sono state uccise 413 donne e 600 sono scomparse. Senza colpevoli.

Per gli omicidi di Ciudad Juarez è stato creato il neologismo "femminicidio". Come è stato possibile? Dire come è possibile dato che gli omicidi continuano ancora oggi. Quattrocento tredici sono le vittime che dichiarano le autorità mesicane ma dati certi non esistono, si parla di migliaia di donne uccise e scomparse.

Cosa succede a Ciudad Juarez (1,3 milioni di abitanti) ? In questa zona, dopo gli accordi del libero scambio con gli Stati Uniti, il Nafta sono state installate le maquillarodoras, aziende che assemblano le nostre tv, i nostri computer che manodopera e che impiegano donne perchè le donne sono più responsabili, non mancano mai dal lavoro, non si ubriacano, come spesso fanno gli uomini...

E cosa c'entrano gli omicidi?
Questo è il contesto. Dietro a questi assassini ci sono clan mafiosi, i narcotrafficanti. Juarez è ormai il centro nevralgico del traffico di droga con gli Stati Uniti (essendo a pocki km da El paso, Texas) Questi clan pretendono riti di iniziazione per i membri che vogliono entrare e chiedono il sacrificio di donne per dimostrare di essere all'altezza. A Ciudad Juarez vivono moltissime donne sole che vengono per lavorare.

Nessuno crede ad un serial killer? E' quello che le autorità volevano far credere all'inizio: molti omicidi sono stati commessi allo stesso modo, ragazze tra i 10 e 35 anni vengono catturate di notte mentre vanno a lavorare nelle maquilladoras, vengono stuprate, soffocate, uccise, poi viene loro amputato il seno destro e e strappato il capezzolo sinistro. Ma adesso anche loro riconoscono il coinvolgimento del crimine organizzato.

A Ciudad Juarez è stato perfino mandato il più famoso agente dell'FBI, al quale si è pure ispirato il regista di X-Files per costruire il protagonista di Fox Mulder, e nemmeno lui è riuscito a trovare il colpevole, come mai? Perchè le persone coinvolte sono pezzi grossi, delgi intoccabili.

Sono state chimate in causa anche potenti famiglie messicane che hanno finanziato la campagna elettorale del ex Presidente Fox. Potrebbe essere ma non ci sono prove su questo.

L'Egiziano/ statunitense Abdel Sharif, arrestato nel 1995 e condannato a 30 anni per uno degli omicidi (e sospettato per altri sette) dichirò che avrebbe fatto il nome del vero colpevole. Non ce lo dirà mai perche Abdel è stato ucciso recentemente in carcere.

Perchè le vostre cifre non coincidono con quelle ufficiali?
Perchè le autorità spesso dicono che le donne sono prostitute, drogate, donne poco per bene o uccise da violenze domestiche. Inoltre adesso i corpi non vengono ritrovati così che le statistiche ufficiali degli omicidi possono restare immutate.

Sempre secondo i dati ufficiali quest'anno sono state uccise "solo" 11 donne? Ecco appunto, a noi risulta oltre novanta fra uccise e scomparse.

Lei ha creato l'Associazione Nuestra Hijas de Regresto a Casa. Perchè questa scelta? Io sono stata insegnante di Lilia Alejandra Garcia Andrate che a 17 anni è stata ritrovata morta dopo 5 giorni di torture e sevizie. Le autorità hanno raccontato una serie di falsità e così ho deciso di fondare insieme alla madre di Lilia questa associazione. Una rete di famigliari delle vittime per dare impulso alla giustizia ma soprattutto per aiutare i figli delle giovani donne uccise ad avere un fitiro migliore.

Ed è riscita nell'impresa?
Giustizia ancora non l'abbiamo ottenuta però stiamo viaggiando molto all'estero perchè il presidente Calderon (attuale presidente del Messico ndr) è molto interessato all'immagine del suo paese.

A maggio lei è venuta in Italia per incontrare il presidente della Camere Fausto Bertinotti cosa le ha detto? Ha detto che si sarebbe impegnato per un'interpellanza parlamentare italiana per sollecitare il presidente messicano a fare giustizia e così è stato. Il presidente Calderon durante la visita in Italia, per la prima volta ha parlato in pubblico del problema, è un bel passo avanti.

Su Ciudad Juarez è stato girato un film, Bordertown, con Jennifer Lopez e Antonio Banderas. Vi ha aiutato? Moltissimo, il fatto che si parli di questa vicenda è di estrema utilità per far muovere le autorità messicane. La questione non è se un giorno avremo giustizia quando avremo giustizia.

Intervista di Federico Bastiani, tratto dal City di Milano del 22/10/2007

1 commento:

Alberto ha detto...

Off topic
Accetto volentieri lo scambio link. Io ti ho linkato