lunedì 8 ottobre 2007

Quanta fatica dire "PACE"!!


Ieri si è tenuta l'importantissima marcia della Pace lungo le strade che portano da Perugia ad Assisi.

Moltissimi gli slogan, le presenze e l'impegno dimostrato dai numerosi presenti. Presenti che esprimevano un'impegno comune a moltissime associazioni e persone singole per la Pace nel mondo.

Naturalmente non sono mancate le presenze dei politici, nonostante la richiesta ufficiale di "fare un passo indietro".

La televisione purtroppo non ha rispettato ugualmente la richiesta, rappresentando la manifestazione come una delle innumerevoli "kermesse" pseudoelettorali. Ma lasciamo stare....questa è una battaglia perse.

Ciò che di positivo c'è stata è la grande partecipazione a favore, in specialmmodo, della ex Birmania quale emblema della violazione dei diritti umani. Tema della marcia era infatti quello dei diritti.

Il popolo della Marcia ha accolto l'invito rivolto alla Tavola della Pace dalle forze dell'opposizione democratica del Myanmar e si e' colorato di rosso.
Una delegazione di monaci buddhisti dal Tibet ha partecipato alla 24 chilometri e all'arrivo ha chiesto che venisse osservato un minuto di silenzio "per tutte le Birmanie del mondo".

A marciare - riferiscono alcune agenzie di stampa - c'era anche Zaw Tun, il giovane segretario della Federazione dei Sindacati birmani che nell'ultima settimana e' stato ospite della Cisl.

"Per ritrovare la pace, la Birmania ha bisogno dell'Europa e dell'Italia", ha detto all'AGI, e ha lanciato ai governi Ue l'ennesimo appello per "interrompere ogni rapporto commerciale con la giunta dei generali".

Molto folta la delegazione degli ospiti internazionali, oltre 200 provenienti soprattutto da Africa e Medio Oriente, ma anche dall'Afghanistan e dall'Iraq, che venerdi' e sabato hanno partecipato alla grande Assemblea dell'Onu dei Popoli.

Sono stati loro ad aprire il corteo dietro lo striscione con lo slogan 'Tutti i diritti umani per tutti', ripetuto sulle magliette vendute a inizio marcia, tutte rigorosamente rosse.

Il giovane direttore dell'agenzia stampa Pajhwok di Kabul, Danish Karokhel, ha marciato "per chiedere alla comunita' internazionale di smettere di bombardare il Paese" e investire piu' nella ricostruzione civile che nelle operazioni militari

Una presenza, insomma, qualificata e propositiva, che non si lascia fagocitare dalla "politichetta" di turno. Una presenza che lascerà - almeno lo spero - il segno nelle coscienze degli italiani.

testo tratto da Passi nel Deserto

Che fatica è stata non poter prendere parte attivamente a questa manifestazione, sono stato costretto a casa, perfortuna la mia "delegazione" ha manifestato anche per me. Chiara è partita di notte con altri amiche, ma oltre che portarsi dietro i panini e la bandiera della pace, si è portata dietro un po' anche del sottoscritto...

Forse è per questo che questa mattina, si è svegliata con un mal di gambe e di piedi tremendo, sono stati 30/32 km a piedi percorsi con un bel fardello.

Voglio quindi ringraziarla per avermi dato queste foto per il blog e per avermi fatto sentire in marcia insieme a lei e con tutti gli altri 200.000!!

6 commenti:

Gianluca Pistore ha detto...

io ti ho linkato:

http://gianluca-revoluton.blogspot.com

Anonimo ha detto...

vorrei solo dire che tutto quel rosa che si vede in queste foto è per ricordare tutte le ragazze vittime di abusi e assassinate a Ciudad Juarez, Mexico; per questo le mani rosa, per questo il piccolo cimitero allestito in memoria, con due ragazze sdraiate tra le croci... molto forte! ma forse ancora più bello era marciare dietro lo striscione di Amnesty di fianco ad una signora, Marisela Ortis, una delle tante madri di Ciudad, che oggi gira per il mondo a raccontare la sua storia e quella di sua figlia...

Taz ha detto...

brava Chiara, mi ero dimenticato di parlarne... hai fatto bene a scriverlo!!!

Mark ha detto...

ti ho linkato..grazie mille
vienimi a trovare ;)

Anonimo ha detto...

Ma che pace vogliamo sangueeeeee

Taz ha detto...

Vorrei dire 2 parole all'anonimo, se vuoi lasciare commenti del genere non posso certo impedirtelo, è un blog aperto a tutti, abbi solo la gentilezza di firmarti, in modo che ti possa rispondere...