giovedì 4 ottobre 2007

Tre orsi marsicani avvelenati: «Arrestare i responsabili»


Sono tre gli orsi marsicani, due femmine e un maschio, uccisi nel Parco nazionale d'Abruzzo. Nella stessa area dove erano stati scoperti i corpi di Bernardo e della sua «compagna», un terzo esemplare di orso è stato trovato morto intorno alle 11 a Pescasseroli, a poca distanza da quella in cui sono stati trovati gli altri due, presso la località Acqua ventilata. Le guardie del Parco stanno procedendo attualmente al recupero. Sempre nella stessa zona è stata trovata una pecora parzialmente sbranata.

Il ritrovamento, spiega il Corpo Forestale dello Stato in una nota, è avvenuto a seguito della perlustrazione messa in atto dalla task force inviata dal Corpo forestale per far luce sulle cause della morte dei plantigradi. L'ipotesi è che le carni della pecora siano state avvelenate e gli orsi, dopo averle parzialmente mangiate, sarebbero morti. «La stretta sequenzialità dei ritrovamenti rafforza la tesi di un possibile avvelenamento - dichiara Livia Mattei, esperta biologa e funzionario del Corpo forestale dello Stato - anche se non è escluso che sia stato accidentale e non necessariamente legato alla volontà di sopprimere Bernardo, considerato in passato un orso problematico. La vicenda pone in evidenza - conclude la Mattei – l’esistenza di sacche di profondo abbandono del territorio, terre di nessuno dove, per colpa di alcuni irresponsabili, si rischia di compromettere il prezioso patrimonio biologico della specie in via di estinzione.»

«Arrestare e condannare questi criminali», annuncia il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. «Dopo gli incendi di quest'estate, la vile uccisione degli orsi bruni nel Parco Nazionale d'Abruzzo è un nuovo e pesantissimo attacco ai Parchi Nazionali e ai loro simboli. Non ci faremo intimidire». Il Wwf ha messo una taglia di 10mila euro a chi permetterà di scovare i colpevoli dell'uccisione dei tre orsi. I Verdi hanno chiesto alla Regione e alle Province di potenziare la presenza del corpo forestale dello Stato e delle polizie provinciali nelle aree protette.

La morte di Bernardo e degli altri due orsi assesta un duro colpo ai programmi di tutela e conservazione dell'orso bruno marsicano del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Continua, infatti, lo stillicidio delle uccisioni di plantigradi che negli ultimi anni registra una recrudescenza. Sul banco degli imputati sono finiti, tra gli altri, bocconi avvelenati, i percorsi del treno non protetti nella parte che passa all'interno dell'area protetta e anche i carnieri che- secondo alcuni- vengono ancora realizzati nel parco. Secondo le ricerche più accreditate, ricorda la Legambiente, la piccola popolazione di orsi residua nel Pna e nell’area dell’Appennino Centrale sarebbe stimata in circa 40-50 individui (report recenti azzardano anche che la quota sia scesa sotto la soglia dei 30 individui). Con l'uccisione degli orsi marsicani la popolazione dunque si sarebbe ridotta del 4% in un colpo solo.

Nella stessa zona sono stati ritrovati anche due lupi. L’orso Bernardo era diventato famoso nel mondo per le sue incursioni nei paesi del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A proteggerlo era nata l'associazione «Amici di Bernardo» che risarciva i proprietari delle galline di cui sembra che Bernardo fosse ghiotto. «Sempre nella marsica l'anno scorso sono stati ritrovati più di 10 grifoni avvelenati e tanti altri animali- commenta Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf - è chiaro che si tratta di un'area ad alto rischio». Per il Wwf occorre rimettere ordine nelle priorità di chi è responsabile della prevenzione e della tutela del nostro patrimonio naturale: immediatamente, è necessario avviare un puntuale monitoraggio della compra-vendita delle sostanze velenose usate in agricoltura, vere e proprie armi nelle mani di gente senza scrupoli; poi, si creino strumenti appropriati di cui squadre investigative e ad alta specializzazione scientifica possano servirsi per individuare responsabilità e perseguire i reati».

testo tratto da Unità

3 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

Uccidere animali è un gesto folle e orribile!!!
A marcire in carcere!!!

W gli animali

Taz ha detto...

Ci vorrebbero pene molto più severe per chi commette crimini contro gli animali, ed in particolar modo se vengo operati contro animali in via di estinzione...
Se avete Sky consiglio a tutti il canale 421 Animal Planet, è veramente molto bello!!!

Anonimo ha detto...

si!! io lo guardo sempre!!!

guardate casa Merkat alle 19.3o! è stupendo!
;-)))))

Chiara