domenica 20 maggio 2007

Come Noè per salvare il clima

Una nuova arca di Noè. A 2.500 metri sopra il livello del mare. Sul Monte Ararat. Una carovana di 40 cavalli ha già trainato sulla cima 12 metri cubi di assi di legno prefabbricato per iniziarne la costruzione. È l'ultima suggestiva azione di Greenpeace. Uno scenario biblico per richiamare l'attenzione dei leader del mondo sulla gravità dei cambiamenti climatici. In vista del prossimo G8 ad Heiligendamm.

Nelle prossime settimane, una squadra di 20 carpentieri di nazionalità turca e tedesca completeranno la costruzione dell'imbarcazione, che verrà presentata ufficialmente al pubblico il 31 maggio prossimo. L'arca misurerà dieci metri per quattro. Un segnale forte per i leader che si riuniranno nel G8. Ora è il momento di agire. O il riscaldamento globale sarà causa di inondazioni, siccità, eventi meteorologici estremi, perdita di ecosistemi, desertificazione, aumento incontrollato delle malattie e la migrazione di centinaia di milioni di persone.

Recentemente, l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ha confermato l'impatto potenzialmente catastrofico dei cambiamenti climatici prodotti dall'uomo e ha richiesto che le emissioni globali vengano dimezzate entro il 2050. Questo significa che i Paesi del G8 dovranno tagliare le emissioni di gas serra del 30 per cento entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, e dell'80 per cento entro la metà del secolo.

Ridurre le emissioni di gas serra e mantenere il surriscaldamento globale sotto la soglia dei due gradi è possibile. Il rapporto di Greenpeace "Energy [R]evolution" ne è la prova: un piano dettagliato fino al 2050 che mostra come dimezzare i gas serra al 2050 sia possibile utilizzando le fonti rinnovabili e le misure di efficienza energetica già oggi disponibili.

Tratto da Greenpeace

Per ulteriori informazioni visitate il link Greenpeace Rapporti

Nessun commento: