martedì 8 maggio 2007

Che ne pensate di questa classifica

Ciao l'uomo del Cretaceo o meglio l'homosapiens...oggi fa il suo primo post.
Vi volevo proporre questa classifica dei migliori libri degli ultimi 20 anni raccolta da Radio 24 (104.8) e pubblicata sul loro sito. Alcuni non li conoscevo, io rimango affezionato a Benni.

ciao a tutti e buona fiera del libro per coloro che ci andranno. :-) Marco

20 libri per 20 anni
La classifica
Maggio 2006

La classifica:

1988
SALMAN RUSHDIE I versi satanici
«Per rinascere» cantò Gibreel Farishta, precipitando dai cieli, «devi prima morire. Ho-ji! Ho-ji! Per scendere sulla terra rotonda, bisogna prima volare. Tat-taa! Taka-thun! Come puoi ancora sorridere, se prima non avrai pianto? Come conquisti il cuore del tuo amore, signore, senza un sospiro?».

1989
ERRI DE LUCA Non ora, non qui
Finchè ebbe luce negli occhi, mio padre fece fotografie. Un intero scaffale si riempì di immagini nostre riprese nelle circostanze speciali come nelle comuni. Durò dieci anni, non di più, la raccolta: gli anni del primo benessere e della caduta della sua vista.

1990
SEBASTIANO VASSALLI La chimera
Dalle finestre di questa casa si vede il nulla. Soprattutto d’inverno: le montagne scompaiono, il cielo e la pianura diventano un tutto indistinto, l’autostrada non c’è più, non c’è più niente.

1991
DANIEL PENNAC Il paradiso degli orchi
La voce femminile si diffonde dall’altoparlante, leggera e piena di promesse come un velo da sposa. “Il signor Malaussène è desiderato all’Ufficio Reclami.”

1992
STEFANO BENNI La compagnia dei celestini
«E’ stato calcolato che il peso delle formiche esistenti sulla terra è pari a venti milioni di volte quello di tutti i vertebrati». Così lo scultore ottocentesco Amos Pelicorti detto il Mirmidone rispondeva a coloro che gli chiedevano perché componesse le sue opere in mollica di pane.

1993
IRVINE WELSH Trainspotting
Sick Boy era coperto di sudore; tremava tutto. Io me ne stavo lì schiaffato davanti alla tele, cercando di non dargli retta, a quel coglione. Mi buttava giù. Provai a concentrarmi sulla cassetta di Jean-Claude Van Damme.

1994
SUSANNA TAMARO, Va’ dove ti porta il cuore
Opicina,16 novembre 1992
Sei partita da due mesi e da due mesi, a parte una cartolina nella quale mi comunicavi di essere ancora viva, non ho tue notizie. Questa mattina, in giardino, mi sono fermata a lungo davanti alla tua rosa.

1995
ANDREA CAMILLERI Il birraio di Preston
Era una notte che faceva spavento, veramente scantusa. Il non ancora decino Gerd Hoffer, ad una truniata più scatasciante delle altre, che fece trimoliare i vetri delle finestre, si arrisbigliò con un salto, accorgendosi, nello stesso momento, che irresistibilmente gli scappava.

1996
ALESSANDRO BARICCO Seta
Benché suo padre avesse immaginato per lui un brillante avvenire nell’esercito, Hervé Joncour aveva finito per guadagnarsi da vivere con un mestiere insolito, cui non era estraneo, per singolare ironia, un tratto a tal punto amabile da tradire una vaga intonazione femminile.

1997
MORDECAI RICHLER La versione di Barney
Tutta colpa di Terry. E’ lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata.

1998
AGOTA KRISTOF Trilogia della città di K
Arriviamo dalla Grande Città. Abbiamo viaggiato tutta la notte. Nostra Madre ha gli occhi arrossati. Porta una grossa scatola di cartone, e noi due una piccola valigia a testa con i nostri vestiti, il più grosso dizionario di nostro Padre, che ci passiamo quando abbiamo le braccia stanche.

1999
DON DELILLO Underworld

2000
J.M. COTZEE Vergogna
Per un uomo della sua età, cinquantadue anni, divorziato, gli sembra di avere risolto il problema del sesso piuttosto bene. Il giovedì pomeriggio va in macchina a Green Point. Alle due in punto preme il campanello all’ingresso di Windsor Mansions, dice il suo nome ed entra. Sulla porta del n. 113 lo aspetta Soraya.

2001
NICCOLO’ AMMANITI Io non ho paura
Stavo per superre Salvatore quando ho sentito mia sorella che urlava. Mi sono girato e l’ho vista sparire inghiottita dal grano che copriva la collina. Non dovevo portarmela dietro, mamma me l’avrebbe fatta pagare cara.

2002
ORHAN PAMUK Il mio nome è rosso
Adesso io sono il morto, un cadavere in fondo a un pozzo. Ho esalato l’ultimo respiro ormai da tempo, il mio cuore si è fermato, ma, a parte quel vigliacco del mio assassino, nessuno sa cosa mi sia successo.

2003
DAN BROWN Il codice Da Vinci
Museo del Louvre, Parigi
Ore 22.46
Il famoso curatore del Louver, Jacques Saunières, raggiunse a fatica l’ingresso della Grande Galleria e corse verso il quadro più vicino a lui, un Caravaggio. Afferrata la cornice dorata, l’uomo di settantasei anni tirò il capolavoro verso di sé fino a staccarlo dalla parete, poi cadde indietro sotto il peso del dipinto.

2004
KHALED HOSSEINI Il cacciatore di aquiloni
Dicembre 2001
Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato.

2005
ANTONIO SCURATI Il sopravvissuto
Vitaliano Caccia ci massacrò a colpi di arma da fuoco il 18 giugno 2001, tre giorni prima del solstizio d’estate. Ci sterminò con una pistola semiautomatica, modello Beretta Centurion , calibro 9 per 19, sparandoci a sangue freddo e a bruciapelo. Il primo colpo fu esploso alle 8.46 antimeridiane, l’ultimo sette minuti più tardi.

2006
ROBERTO SAVIANO Gomorra
Il container dondolava mentre la gru lo spostava sulla nave. Come se stesse galleggiando nell’aria, lo sprider, il meccanismo che aggancia il container alla gru, non riusciva a domare il movimento. I portelloni malchiusi si aprirono di scatto e iniziarono a piovere decine di corpi. Sembravano manichini.

2007
MARIO RIGONI STERN Stagioni
Sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita. All’asilo infantile le suore ci avevano insegnato una canzoncina che diceva di un bambino che dormiva in una culla e di una vecchia che cantava, il mento sulla mano: «…Nel bel giardino il bimbo s’addormenta. ׀ La neve fiocca lenta, lenta, lenta». Scopersi molto tempo dopo che era un sonetto di Pascoli

1 commento:

Carlo ha detto...

cavolo,questo elenco mette a nudo la mia smisurata ignoranza su un campo(quello sei libri) su cui credevo di essere piu preparato.vorrà dire che mi accingerò a rimediare a questa mancanza.grazie di questa illuminante rivelazione