venerdì 21 settembre 2007

GUIDA RAPIDA PER UN CONSUMO RESPONSABILE!!


Sempre rimanendo in tema Ecologista, ho deciso insieme a Chiara di postare la Guida al Consumo Critico 2007 a cura del Cantiere Sociale "Terra Terra".

All'interno del quale trovere una lista stilata di tutti i beni d'acquisto per la casa che possiamo trovare al supermercato (cibo, prodotti per il bagno, per il bucato, etc).
Vi consiglio di stamparlo e di tenerlo sempre con voi!!
(Una piccola dritta, è meglio stamparlo dall' ufficio perchè sono 12 pag. molto colorate e quindi potreste finire la cartuccia del colore. e in più se lavorate per un multinazionale, fate qualcosa di ecologista e altruista, dove ormai queste parole non hanno più senso...)

Vorrei introdurre riassumendo in qualche riga quello che troverete al link della Guida.

La Guida è stata realizzare per permettere al consumatore critico di poter scegliere, tra i numerosi prodotti che si possono trovare al supermercato, quelli che vengono prodotti da multinazionali che hanno un comportamento accettabile nei confronti dei problemi legato al Sud del mondo , aidiritti dei lavoratori e nel rispetto dell'ambiente.

Il Consumo critico poggia su 2 pilastri fondamentali: l'esame dei prodotti e l'esame delle imprese. Alcune domande da porsi rispetto ai singoli prodotti sono:
  • La tecnologia impiegata è alto o basso consumo energetico?
  • Quanti e veleni sono stati prodotti durante la sua fabbricazione?
  • Quanto sono stati pagati i contadini e/o gli operari che lo hanno prodotto/ fabbricato?
Gli strumenti che ha a disposizione il consumatore sono il boicottaggio e il consumo critico. In quanto i nostro acquisti hanno il potere di far scendere e salire i loro profitti.
Il boicottaggio è un'azione straordinaria che consiste nell'interruzione organizzata e temporanea dell'aquisto di uno o più prodotti per forzare le società ad abbandonare certi comportamenti.
Fra i boicottaggi più importanti ricordiamo quelli contro Nestlè (del quale ho già parlato) e Mitsubishi, la quale è la più grande compagnia al mondo che abbatte e commercia legno tropicale. La produzione di legname procede 24 ore su 24 . Solo in Malesia sono state distrutti 300.000 ettari di foresta.

A differenza di quello che si crede, il Consumo Critico funziona. Dimostra che se i consumatori si fanno sentire, le imprese sono disposte a cambiare: non perchè si convertono alla giustizia e all'ecologia, ma perchè non vogliono perdere i profitti.
Esempi sono Levi's e Reebok, ai quali le pressioni dei consumatori hanno fatto cambiare politica nei confronti dei lavoratori nel Sud del mondo.

A questo punto dobbiamo scegliere. Se vogliamo sostenere il pericolo di guerre, la distruzione del pianeta, lo sfruttamento, la corruzione, l'opposizione, allora continuiamo a consumare alla ceca come facciamo oggi.

Ma se voglimo salvare il pianeta, se vogliamo far crescere giustizia, la partecipazione, la non violenza, allora dobbiamo consumare meno e dobbiamo prendere le distanze dalle imprese che si comportano in maniera iniqua.

In altre parole imboccare la strada per la sobrietà per il consumo critico!!

testo tratto da Mgm.Operazione Missionaria.it e sintetizzato da Taz

6 commenti:

Anonimo ha detto...

io credo molto nel consumo critico e in modo particolare in quello equo e solidale; in proprosito vorrei sfatare un'affermazione che più volte sento dire: comprando da AltroMercato NON SI FA BENEFICIENZA!!! lo dico a tutti quelli che entrano nelle botteghe sentendosi i buoni samaritani, i dispensatori di soldi e buon senso. non si regala niente a nessuno, si è solo (e scusate se è poco...) consumatori giusti e corretti nei confronti di chi quel prodotto lo produce.RESPONSABILI. è purtroppo nella vita di tutti i giorni, comprando i saccottini tanto buoni del mulino bianco o l'esta the,lo shampino l'oreal che si diventa complici inconsapevoli della politica dello sfruttamento (sia esso lavorativo, ambientale, energetico, nessuno escluso). del resto, non si dice spesso in quest'ultimo periodo, e mi rammarico che ci voglia Grillo perchè queste cose assumano improvvisamente importanza, che bisogna fare politica tutti i giorni?? penso che questo sia un ottimo banco di prova!

Chiara

Taz ha detto...

Già è vero!! E' triste vedere che le parole prendano più peso se dette dal "rompiballe" d'Italia.
Dobbiamo continuare ad avere un senso critico nei confronti dei generi di primo consumo. E non solo quando si fa la spesa in grande il fine settiamana, ma anche nella vita di tutti i giorni : una coca, un magnum, un succo del Monte...
Bisogna usare sempre di più la testa ormai!!
Taz

Anonimo ha detto...

consumo critico for ever.
quest' anno al mare parlavo con un contadino (di lunga data) che si diceva scoraggiato dal fatto ad. es che lui l'olio lo puo' vendere a circa 8 euro il litro (di meno gli e' impossibile), e mi diceva come faccio a competere con il supermercato che adesso ha l'offerta a 3,80 il litro?
NOI siamo i "consumatori" (pessima parola) NOI abbiamo il potere di CAMBIARE le cose! non perdiamo altro tempo!

Taz ha detto...

Esatto!! Bravo Stoffa!!
L'esampio del tuo amico contadino, fa capire come sfruttino le imprese e i lavoratori le aziende e le multinazionali!!!

Non smetterò mai di dirlo: " premere tasto Cervello ON"!!

Anonimo ha detto...

il blog è molto interessante, in particolare mi è piaciuto questo articolo. Ho provveduto a segnalarlo sul mio blog
http://www.cappellate.com/isola-di-parole/
saluti luigibio

Taz ha detto...

Grazie mille Luigibio, sono contento che l'articolo ti sia piaciuto.
E sopratutto grazie mille per avermi postato...
Ciao!!